Da: www.ilsole24ore.com

In Italia, a fine 2009, era on line un conto corrente su due, per un totale di circa 16 milioni di correntisti abilitati a operare via Web, cellulare e telefono. Il dato, contenuto nel settimo rapporto "La multicanalità delle banche" che Abi ha presentato qualche settimana fa era già di per sé confortante circa il crescente peso delle tecnologie nella gestione delle finanze personali degli italiani.
Un'indagine effettuata su un campione di 94.000 utenti e resa nota nei giorni scorsi da Sba - Servizi Bancari Associati (la società che offre servizi informatici a oltre 30 istituti bancari italiani) e dalla software house specializzata Auriga ha ulteriormente alzato l'asticella che misura la propensione dei correntisti del Belpaese a utilizzare gli strumenti di Internet banking. Stando infatti alle risultanze dello studio, il 40% dei conti correnti registra operazioni condotte via Rete, il 47% dei rapporti di portafoglio sono gestiti via Web e quasi la metà dei bonifici avviene per via telematica, per un valore complessivo legato a queste operazioni di poco inferiore ai 5,2 miliardi di euro. In estrema sintesi, circa un terzo (il 28,42% per la precisione) del volume di "transato" dai correntisti censiti da Sba italiani passa attraverso i servizi della banca virtuale.
A catturare l'attenzione degli italiani sono sempre e comunque le operazioni più semplici e nella fattispecie la consultazione dei movimenti di conto (lo studio ha calcolato che le richieste di estratto conto on line sono state oltre 12,6 milioni) ma la cifra generata dai bonifici - e le oltre 1,8 milioni di operazioni effettuate che rappresentano poco meno del 40% di tutti i bonifici disposti dai clienti delle banche Sba - è tale da poter affermare che la fiducia nei mezzi di pagamento telematici è sensibilmente cresciuta rispetto al recente passato. Nell'elenco delle funzioni più utilizzate dagli utenti (verso banca attiva) vi sono quindi, nell'ordine, le interrogazioni documenti, i pagamenti degli effetti bancari e delle "Riba", la situazione saldi, i moduli F24, la situazione portafoglio titoli e quella relativa agli effetti e, al decimo e ultimo posto, la funzione Rid.
L'Internet banking , questo il messaggio di fondo che sortisce dalla ricerca, piace quindi sempre di più e si rivela un comodo strumento di gestione dei propri affari personali per sempre più italiani. Stando agli ultimi dati Istat l'utilizzo dei servizi on line coinvolgeva a fine 2009 il 30,4% degli italiani, con una crescita del 2,2% rispetto all'anno precedente). Ancora più indicativi in tal senso i riscontri forniti dal rapporto Abi, secondo cui (sempre nel 2009) i conti correnti abilitati ad operare via Web erano 15,5 milioni (con un incremento del 17,7% sul 2008), 4,2 milioni erano i conti gestiti esclusivamente su Internet e ben 6,2 milioni i conti abilitati via telefonino (pari al 19% del totale e con una crescita del 31% rispetto al 2008). Se la consultazione dell'estratto conto era dodici mesi or sono l'operazione più frequentemente utilizzata (2,4 volte alla settimana) sono state ben 58,4 milioni le operazioni di bonifico effettuate su Internet (il 47% del totale bonifici) per un valore totale di 98 miliardi di euro. Una cifra che alla fine di quest'anno si presume possa essere superata abbattendo il muro simbolico dei 100 miliardi di euro, mentre non lontano dalla soglia dei 50 miliardi di euro dovrebbero arrivare i pagamenti online, che furono complessivamente 32,7 milioni nel 2009 per un corrispettivo di 44,8 miliardi di euro.
Un salto in avanti notevole, quest'anno, potrebbero infine averlo fatto anche i bonifici disposti direttamente via cellulare: l'anno passato furono solo circa 190 mila ma nel 2010, con l'aumento massiccio di utenti con in tasca uno smartphone, tale numero è dato in sicura crescita. Anche se con il proprio telefonino i correntisti italiani sono più avvezzi ad effettuare ricariche telefoniche (2,1 milioni nel 2009) ed ad attivare gli appositi servizi di phone banking, attraverso cui sono stati disposti l'anno passato ben 2,3 milioni di operazioni di bonifico per un valore complessivo di 2,6 miliardi di euro.