Da :www.corrierecomunicazioni.it
Può la tecnologia favorire l'ingresso delle donne ai vertici della Pubblica amministrazione? A rispondere alla domanda ci ha provato il convegno romano di oggi "Donne e PA. Il management femminile come risorsa nel settore pubblico e privato", organizzato dall'Osservatorio donne nella PA (promosso da Forum PA e futuro@lfemminile di Microsoft) e l'Agdp (Associazione giovani dirigenti pubblici, con il patrocinio del Dipartimento Pari Opportunità.
Il convegno, nel quale si è discusso di quali strategie - anche innovative - adottare per garantire pari opportunità nel settore pubblico, è stata l'occasione per presentare i 10 progetti segnalati dall'iniziativa "Call Donne PA 2010". Dei dieci progetti ben sei vertono sull'utilizzo delle tecnologie per l'attuazione di forme di lavoro a distanza.
Tra questi spicca quello che ha ricevuto la mozione speciale di futuro@lfemminile, avviato dall'Azienda provinciale per i servizi sanitari delle Provincia autonoma di Trento (Apss), "PerLa - Personalizzazione degli orari di lavoro e telelavoro". Nello specifico l'iniziativa ha ottenuto il riconoscimento per "il connubio vincente tra approccio strategico e azione positiva di pari opportunità, che grazie all'adozione di una tecnologia innovativa, permette di attuare un concreto cambiamento all'interno dell'amministrazione".
Il telelavoro è anche il fulcro degli altri cinque progetti presentati oggi e avviati, in via sperimentale, dalla giunta regionale campana, dall'Università degli studi di Cagliari, da quella dell'Insubria (sede di Varese) e dall'ateneo Roma Tre.
Per Roberta Cocco, responsabile di futuro@lfemminile "L'innovazione tecnologica, unita ai benefici che derivano in termini di flessibilità e conciliazione, assume un ruolo cruciale per favorire l'adozione di nuove politiche che diano impulso alla crescita professionale delle donne nella PA".
"In quest'ottica - conclude la Cocco - è fondamentale valorizzare le azioni positive intraprese dalle amministrazioni su tutto il territorio. Ci auguriamo che i progetti raccolti nell'ambito del terzo censimento delle 'buone prassi al femminile' possano ispirare molti altri enti nella promozione delle pari opportunità, anche tramite l'utilizzo di strumenti tecnologici avanzati"