Da www.corrieredellecomuncazioni.it
"Prezzi troppo bassi di accesso alla rete in rame possono erodere i prezzi finali della banda larga. Una simile situazione renderebbe molto meno attraenti gli investimenti nella fibra, invece che il contrario": è quanto ha sottolineato il Commissario Ue all'Agenda digitale Neelie Kroes intervendo oggi ad una conferenza organizzata dall'Ecta (European Competitive Telecommunication Association).
Il Commissario ha evidenziato che i costi di accesso alla rete in rame devono essere fissati tenendo presente l'obiettivo di stimolare lo sviluppo del mercato e gli investimenti nelle reti in fibra. "Quello che più conta è che I prezzi siano fissati ad un livello equo che rifletta i costi sottostati". A tal proposito la responsabile dell'Agenda digitale ha annunciato che lavorerà a stretto contatto con il Berec, la nuova Authority europea, per la definizione di nuove misure comunitarie in materia di calcolo dei costi e di applicazione del principio di non discriminazione.
In un comunicato Etno, che rappresenta i maggiori investitori europei in reti di telecomunicazioni in rame e in fibra, afferma di condividere le preoccupazioni del commissario Kroes sull'esigenza di creare le condizioni adatte agli investimenti nelle reti di nuova generazione in Europa.
Assicurare che i prezzi di accesso wholesale sono situati ad un livello che rifletta i costi sottostanti rappresenta secondo Etno "un elemento di quadro regolatorio prevedibile che assicura agli operatori la possibilità di investire nell'upgrading dei network esistenti e nello sviluppo delle nuove reti". Vi è infatti il rischio che "come ha sostenuto il vicepresidente Kroes, prezzi wholesale artificialmente bassi per il rame erodano il livello di prezzi nei mercati broadband, rendendo i prodotti in fibra meno attraenti per gli investimenti. Uno sviluppo del mercato sostenibile dipende da una corretta valutazione dei costi sottostanti". Etno di dice pronta a collaborare al futuro lavoro della Commissione e del Berec su questi temi.
La recente decisione relativa all'Italia sui prezzi di unbundling, secondo Etno rappresenta "un esempio di implementazione appropriata delle indicazioni europee sulla base della procedura di notifica comunitaria". Infatti, il percorso di definizione dei prezzi recentemente notificato "è pienamente in linea con i livelli di prezzo dell'unbundling". Per molti anni in Italia, sottolinea Etno, "i prezzi dell'unbundling sono stati fissati al di sotto dei costi incrementali di lungo periodo. La misura recentemente adottata deve essere considerata come un ri-bilanciamento attuato al fine di adeguare i prezzi della rete in rame al livello dei costi e con l'obiettivo di offrire un segnale economico appropriato per incentivare nuovi investimenti per lo sviluppo della fibra".