Da www.corrierecomuincazioni.it
Il ministro Tremonti spinge a ottenere il massimo valore dalle frequenze che verranno messe all'asta. E con un emendamento approvato oggi dalla Camera ottiene che lo spettro messo a gara venga liberato entro la fine del 2012, rendendo in questo modo più appetibile per gli operatori concorrenti la partecipazione alle aste da cui si attendono ben 2,4 miliardi di entrate che dovranno andare a copertura di molte misure dell'ex Finanziaria.
Presentato dal relatore al ddl stabilità, Marco Milanese, consigliere di Tremonti, l'emendamento precisa che l'assegnazione delle frequenze per le telecomunicazioni, liberate dal passaggio dalla tv analogica a quella digitale, dovrà esserci entro il 31 dicembre del 2012. La proposta di modifica, spiega Milanese intervenendo in aula, "serve per dare a chi partecipa alla gara un termine ultimo entro cui venire in possesso delle frequenze".
"Con decreto del Ministro dello sviluppo economico da adottare entro il termine previsto dal comma 13 - ha detto Milanese - sono individuate le frequenze da destinare ai servizi di telefonia mobile, i cui diritti d'uso sono assegnati mediante procedure di evidenza pubblica competitiva al fine di accrescere l'efficienza della gestione delle radiofrequenze e di destinare adeguate risorse ai servizi di telefonia mobile con l'utilizzo della banda 790-862 MHz. La base d'asta delle procedure di cui al presente comma è determinata tenendo conto della media delle valutazioni economiche riscontrate negli altri Paesi membri dell'Unione europea".
Secondo quanto stabilito nelle Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2011), entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, "al fine di garantire la piena attuazione dei principi dettati dalla comunicazione della Commissione, del 13 novembre 2007, relativa a un approccio comune all'uso dello spettro liberato dal passaggio al digitale, e della decisione 2010/267/UE della Commissione, del 6 maggio 2010, relativa all'armonizzazione delle condizioni tecniche d'uso della banda di frequenze 790-862 MHz per i sistemi terrestri in grado di fornire servizi di comunicazioni elettroniche dell'Unione europea", si applicano le disposizioni tali da garantire che il passaggio definitivo alla trasmissione televisiva in tecnica digitale terrestre "avvenga senza la possibilità di consolidamento di posizioni dominanti nel mercato del digitale che impediscano la massimizzazione dell'introito economico in favore dello Stato e lo sviluppo dei servizi di telecomunicazione per i servizi innovativi quali la banda larga".