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La proposta sarà esaminata dal Parlamento nelle prossime settimane. Il contributo sarebbe di 10 euro l'anno per ciascun utente, fisso e mobile
Una tassa sull'abbonamento a Internet, fisso o mobile, per finanziare la realizzazione della Ngn: la proposta si fa lentamente strada in Francia, chiamando tutti i contribuenti a svolgere la loro parte nella grande opera di cablare la nazione con la fibra ottica. Un'opera che costerà, secondo le stime, 30 miliardi di euro. Incaricato dal premier di riflettere sulle modalità di finanziarie il cantiere per la banda ultralarga, il senatore Hervé Maurey ha sostenuto la validità dell'ipotesi di tassare l'abbonamento in un incontro con gli operatori telecom, gli enti locali e l'authority. Maurey è favorevole alla tassa perché non si graverebbe sugli operatori ("Hanno già dato a sufficienza") e si eviterebbe un'imposta sul rame, che "discrimirebbe una tecnologia e sarebbe rigettata dalla Commissione europea". Il senatore consegnerà il suo rapporto definitivo al Parlamento nelle prossime settimane.Il contributo ventilato, spiega La Tribune, sarebbe simile a quello che i francesi già pagano quando acquistano un apparecchio elettrico per finanziare il suo smaltimento e farebbe entrare ogni anno diverse centinaia di milioni di euro nelle casse dello Stato. Casse che ancora sono piuttosto vuote, quando si tratta di trovare fondi per la digitalizzazione del Paese. Ma quanto costerà questa tassa ai francesi? Con 65 milioni di abbonamenti all'Adsl e alla telefonia mobile, il contributo ammonterebbe a poco meno di 10 euro l'anno per ciascun abbonato. Intanto il presidente dell'Arcep ha ricordato di essere contro l'introduzione di nuovi prelievi fiscali, ma che in fin dei conti il ricorso alla tassa sugli abbonamenti gli sembra il male minore.