Da www.corrierecomunicazioni.it
Lo ha creato il Piratpartiet: l'Isp non coopererà col governo, non si curerà del copyright e non conserverà i log delle connessioni. Il Partito Pirata colpisce ancora. Dopo aver guadagnato il 7% dei voti svedesi alle ultime elezioni europee, il Piratpartiet lancia il primo Internet provider pirata, assicurando il completo anonimato delle comunicazioni, la qualità del servizio e la noncuranza nei confronti di eventuali ritorsioni legali da parte dell'industria del copyright. Attualmente in fase di test nella città svedese di Lund, il provider pirata, con il semplice marchio Pirate Isp, potrebbe diventare operativo nell'intero Paese dalla fine dell'estate, promuovendo gli stessi valori del partito: condivisione, gratuità dell'accesso, conoscenza, progresso tecnologico. Guidato dal Ceo Gustav Nipe - studente di economia e vecchio membro del Piratpartiet - Pirate ISP offrirà connessioni in banda larga protette su tutto il territorio svedese nei "tagli" da 10, 100 Megabit o anche 1 Gigabit con prezzi variabili fra i 33 e i 70 dollari. Le connessioni saranno anonime, basate sul servizio offerto da ViaEuropa (che già cura iPredator); i fondatori dell'Isp assicurano che si rifiuteranno di cooperare con il governo e che non conserveranno i log di connessione dei loro clienti. Il Partito pirata svedese, terza forza politica del Paese per numero di iscritti ma rappresentato per ora solo al Parlamento europeo, è già balzato sui titoli delle cronache quando ha deciso di ospitare sui propri server The Pirate Bay, la community di scambio digitale più frequentata del mondo (inaccessibile dall'Italia), permettendogli di godere dell'immunità parlamentare. Il nuovo progetto del Pirate Isp arriva in vista delle elezioni politiche svedesi, che si terranno il 19 settembre.
di Patrizia Licata