Da www.key4biz.it
"L'Antitrust non è pregiudizialmente contraria a ipotesi di cooperazione tra imprese rivali nell'ambito della realizzazione delle reti Ngn". Lo ha dichiarato il presidente dell'Autorità per la concorrenza e il mercato, Antonio Catricalà, nel corso della presentazione a Montecitorio della relazione annuale, aggiungendo inoltre che sarà la stessa Autorità a valutare le future regole di governance.
Il presidente, in questo modo, ha smentito le voci su una sua presunta ostilità verso il progetto consortile degli operatori per l'Ngn, purché "siano garantite l'assenza di pratiche nocive per la concorrenza e la neutralità nella gestione della rete", ribadendo che l'intervento di più soggetti, sia privati che pubblici, risulta al contrario auspicabile, data la dimensione degli investimenti di un progetto, quello della fibra ottica, essenziale per recuperare il ritardo nello sviluppo della banda larga nel nostro paese rispetto all'Europa. Catricalà ha più volte ribadito l'importanza di tutelare il buon funzionamento dei mercati sollecitando il Governo a varare immediatamente una legge sulla concorrenza che ne riformi il contesto in modo da "consentire alle nuove imprese e a quelle già esistenti di crescere e produrre ricchezza".
Preoccupazione, infine, è stata espressa dal presidente, sui livelli dei costi degli input produttivi in Italia "più alti della media europea: 28% in più per l'energia elettrica, 6% in più per i fidi, 100% per la responsabilità civile automobilistica".
L'adeguamento dei costi ai livelli europei"darà respiro alla grande industria e ai distretti; consentirà prezzi più bassi; renderà probabile l'aumento dei consumi delle famiglie" e ciò sarà possibile solo aumentando i livelli di concorrenza, soprattutto nei mercati delle comunicazioni, finanziari e creditizi, secondo il presidente, quelli di maggior intervento.
Pareri concordi sono stati espressi anche dall'Ad di Telecom Italia, Franco Bernabè, il quale ha ritenuto giusto l'intervento pubblico nel progetto Ngn purché siano garantite ''condizioni di redditivita' degli investimenti'', e dall'Ad di Vodafone, Paolo Bertoluzzo, che ha condiviso il bisogno di accelerare sulla realizzazione della rete di nuova generazione per ridurre il gap rispetto agli altri paesi europei, e alla necessità di chiare regole sulla governance.