La Corte di Giustizia europea ha confermato la validità della normativa europea sul roaming con la sentenza (C-58/08) che prevede l'imposizione di tetti tariffari per le telefonate effettuate e ricevute in altri paesi della Comunità europea. I tetti si riferiscono sia ai prezzi di roaming all'ingrosso imputabili all'operatore straniero della rete ospitante, sia a quelli al dettaglio imputabili all'operatore di rete dell'utente.
Con la sentenza la Corte di Giustizia ha respinto il ricorso che era stato sollevato da alcuni tra i principali operatori telefonici (Vodafone, Telefonica O2, T-Mobile, Orange, Office of Communications, Hutchinson 3G, Association GSM) i quali avevano contestato la validità della norma in quanto non rispettosa dei principi di sussidiarietà e proporzionalità. Il primo prescrive che un intervento comunitario risulti legittimo soltanto se lo stesso obiettivo non può essere perseguito a livello nazionale; mentre il secondo assicura che il dispositivo normativo sia proporzionato all'obiettivo che si prefigge di perseguire, in altre parole che non penalizzi nessuna delle parti coinvolte. Tuttavia, secondo la corte, la norma non è contraria ai suddetti principi in quanto proporzionata all'obiettivo di tutelare i consumatori dalle tariffe vessatorie praticate ingiustamente dagli operatori, e rispetta il principio di sussidiarietà in quanto lo stesso obiettivo non avrebbe potuto essere raggiunto senza un approccio comune a livello europeo. Il primo regolamento sul roaming era stato adottato dal Parlamento e dal Consiglio europeo nel giugno 2007, introducendo la cosiddetta 'eurotariffa' per le chiamate vocali e poi esteso a giugno del 2009 anche agli sms e alla navigazione internet da cellulare. In questo modo, dal 1° luglio 2009 inviare un sms costa quasi tre volte meno rispetto alla media precedente, per un massimo di 11 centesimi di euro (13,2 centesimi inclusa IVA); inoltre effettuare una chiamata non può costare più di 43 centesimi, mentre riceverla non più di 19 centesimi al minuto. La norma riguarda anche i prezzi del traffico dati che sono regolati con tariffe massime all'ingrosso di 1 euro per megabyte (IVA esclusa). La revisione definitiva della Commissione al regolamento sul roaming sarà ultimata entro il 30 giugno 2011, tenendo conto della sentenza emessa dalla Corte di Giustizia.