Da www.ansa.it
"E' arrivato il momento di livellare gli alti costi degli sms,che per gli utenti italiani sono tra i piu' alti d'Europa". Lo affermano in una nota Elio Lannutti (Adusbef) e Rosario Trefiletti (Federconsumatori) ricordando che "la Corte di Giustizia Ue ha stabilito la legittimita' ai limiti massimi delle tariffe applicate dagli operatori europei per il roaming sulle telefonate internazionali imposto dalla Commissione europea che ha agito nell'ambito delle sue competenze, nell'interesse dei consumatori e nel pieno rispetto del principio di sussidiarieta', sconfiggendo l'arroganza dei quattro gestori quali Vodafone, Telefonica 02, T-Mobile e Orange che avevano fatto ricorso all'Alta Corte contestando la decisione.
Una ricerca del professor Srinivasan Keshav dell'universita' canadese di Waterloo (uno studio citato in piu' di una occasione dal senatore americano Herb Kohl) avrebbe dimostrato che i cosiddetti sms, ovvero il servizio messaggi brevi inviati da telefono cellulare, navigherebbero nelle reti telefoniche senza apportare alcun costo reale per le compagnie telefoniche, poiche' i dati contenuti in un sms sarebbero talmente pochi da poter permettere al messaggio stesso di 'nascondersi' all'interno di una porzione (denominata Control Channel) del segnale che collega il cellulare al ripetitore piu' vicino.
Tale segnale sarebbe, in realta', sempre presente anche quando gli sms non vengono inviati e quindi a costo zero per il gestore telefonico, visto che un kilobyte di spazio dati ha un prezzo di mercato pari a circa sei centesimi di euro ed un sms e' composto al massimo da 140 byte (pari a 160 caratteri alfanumerici) e avrebbe dunque un prezzo industriale pari a circa un centesimo di euro. Poiche' il prezzo medio di vendita di un sms ai clienti di carte telefoniche prepagate in Europa e' di circa 7,5 centesimi di euro, mentre in Italia e' di 13 centesimi, che i consumatori che inviano i messaggini dall'estero pagano fino a 35 centesimi, e' arrivato il momento, alla luce della Sentenza dell'Alta Corte di Giustizia, che l'Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni deliberi un adeguamento dei costi a quelli gia' elevati della media europea".