Da www.key4biz.it
Se per l'82% degli italiani la qualità della vita delle donne è oggi migliore di quella delle loro madri, ciò si deve soprattutto all'innovazione tecnologia. È questo uno dei dati che emerge dal secondo rapporto "La cultura dell'innovazione in Italia", presentato oggi a Roma, nel corso della sesta edizione di Frontiers of Interaction, alla presenza del ministro Renato Brunetta.
Si tratta di un'indagine promossa da Fondazione Cotec, Cnr e Wired con il sostegno di futuro@lfemminile, il progetto di responsabilità sociale per le pari opportunità di Microsoft Italia e Acer. La ricerca evidenzia anche dati non esaltanti sul persistere di certi stereotipi di genere, contingenti alla crisi economica: il 29% degli italiani ritiene infatti che in un momento di crisi sia preferibile che siano gli uomini a conservare il posto di lavoro piuttosto che le donne (dato in crescita del 10% rispetto a quello ottenuto cinque anni fa nell'indagine "Social Value, Science & Technology" condotta dalla Commissione europea).
Dal rapporto emerge anche come gli italiani ritengano che per favorire l'occupazione sia necessario aiutare le imprese, considerando sia la loro capacità innovativa, sia l'intervento dello Stato a loro sostegno. Gli intervistati concordano nel ritenere che per lo sviluppo del Paese servano innovazione e formazione permanente.
Dall'indagine - effettuata su un campione di 4.000 persone tra i 30 e i 44 anni - non affiora una disparità tra i generi per l'utilizzo delle tecnologie e internet; entrambi utilizzano la Rete per cercare informazioni, leggere la posta elettronica, lavorare e fare acquisti. Alla domanda "Che cosa sareste disposti a rinunciare per una settimana?", il 56,3% degli italiani non rinuncerebbe ad incontrare gli amici di persona, e se il 29,3% delle donne non può fare a meno della telefonata con gli amici (contro 16,8) , gli uomini invece sono molto più affezionati a Facebook e ad altri social network (4% contro 3,2%), così come agli sms (5,9% contro 4,4%).
Frontiers of Interaction ha anche fornito l'occasione per presentare Working Capital, il progetto di Telecom Italia per la valorizzazione del talento imprenditoriale web 2.0 nel nostro Paese.
Salvo Mizzi, responsabile del progetto, ha spiegato come Working Capital si rivolga a universitari, ricercatori e imprenditori futuri e attuali che vogliono sviluppare progetti di ricerca o idee di impresa per l'innovazione della comunicazione digitale. Quest'anno saranno assegnate 20 borse di studio da 20mila euro l'una. "L'innovazione, in questo Paese, può diventare sistema se riusciremo a costituire un network di innovatori, tra imprese e persone. Per farlo occorre, molto probabilmente, un progetto che metta insieme tutto questo e lo proponga a chi governa i processi decisionali".