Si riducono ancora gli investimenti in Information technology, ma rispetto al 2009 la discesa rallenta. E' uno dei dati che emerge dal rapporto 2010 di Assinform (l'associazione delle imprese d'informatica e telematica), presentato nei giorni scorsi a Milano.
Nel 2009 gli investimenti del comprato si sono contratti di un ulteriore 2.9%, dopo il - 8,1% dell'anno precedente. Sebbene ancora lontani dai livelli di qualche anno fa, il rapporto di Assinform dimostra l'esistenza di qualche timido segnale positivo che ha consentito di ridurre la frenata. Il merito è soprattutto delle medie imprese che hanno avviato nuovi progetti e degli aiuti occupazionali nelle aree più deboli. Secondo il presidente Paolo Angelucci "Riprendere a investire in IT è decisivo per il Paese. Per rimettere in moto l'economia e sviluppare nuovi servizi digitali, per razionalizzare e controllare la spesa pubblica, occorre più Information Technology. Nuovi metodi di gestione ovunque, nelle imprese, nella Pa, nelle famiglie. La pubblica amministrazione non rinunci all'innovazione, l'IT non è un costo da tagliare bensì la chiave per tenere sotto controllo la spesa e raggiungere l'efficienza".
A tal proposito Angelucci chiede di adottare anche per la PA la logica dei cosiddetti tagli intelligenti sulle spese improduttive.