Da Ansa
''Credo che il piano di assegnazione delle frequenze finira' meglio di quello che si pensa oggi. La legge impone un terzo delle risorse alle emittenti locali e l'esperimento nella sei aree gia' digitalizzate e' stato positivo''. Lo afferma Nicola D'Angelo, commissario dell'Agcom.''E' giusto riconoscere le risorse di frequenza alle tv locali, ma anche che queste non vadano sprecate. Anche per questo motivo, penso sia una buona soluzione l'idea di una forma di consorzio su uno stesso multiplex. In Italia il problema delle frequenze non sono le locali, ma come e' avvenuta la loro occupazione da parte di alcuni soggetti nazionali''. Per quanto riguarda l'ordine dei tasti del telecomando digitale, ''c'e' stata un'insurrezione politica. Finora gia' quattro presidenti di regioni sono venuti a dirci che cosi' come era pensata non andava bene, ora viene realizzato questo sondaggio sulla penetrazione sul territorio. Ma io mi chiedo: se il problema e' verificare territorialmente le preferenze, perche' fino al tasto sette deve essere appannaggio di alcuni soggetti e dall'otto e nove di altri? Le tv locali offrono al cittadino informazione e intrattenimento gratuitamente. Per continuare a farlo non si deve pero' pensare solo ai sostentamenti pubblici, ma anche ad un nuovo mercato della pubblicita'''.