Il vicepresidente Ue per l'Agenda digitale, Neelie Kroes ha presentato la sua Agenda per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva individuando sette aree d'azione prioritarie: creazione di un mercato unico del digitale, maggiore interoperabilità, maggiore fiducia nel web e nella sua sicurezza, accesso molto più veloce ad internet, investimenti più consistenti nel settore ricerca e sviluppo, miglioramento dell'alfabetizzazione e dell'inclusione digitali, e, infine, uso delle tecnologie Ict per sostenere alcune delle principali sfide del nostro tempo (dal cambiamento climatico all'invecchiamento demografico).
"L'economia digitale dell'Europa è fondamentale per la crescita economica e la prosperità - ha dichiarato il commissario Kroes - oggi le TIC e internet ad alta velocità stanno rivoluzionando la nostra vita così come lo hanno fatto oltre un secolo fa la diffusione dell'elettricità e lo sviluppo delle reti di trasporto. Dobbiamo in ogni caso puntare su un maggiore sviluppo di internet per offrire a tutti i cittadini i benefici dell'economia digitale".
Dalla relazione sulla competitività digitale pubblicata dalla Commissione europea, emerge che l'economia digitale si sta rafforzando e ampliando, e che negli ultimi 15 anni la produttività in Europa è aumentata del 50% grazie alle TIC. Nel 2009 il mercato della banda larga nell'UE si è confermato come il mercato più grande del mondo: circa il 60% della popolazione usa internet regolarmente e il 48% quotidianamente e quasi un quarto dei cittadini dell'UE (il 24,8%) ha un abbonamento per servizi a banda larga fissa. L'Italia, purtroppo, sta molto sotto la media: solo il 42% degli italiani, infatti, usa il web in maniera 'regolare' (cioè almeno una volta a settimana), mentre il 40% lo usa in maniera frequente (una volta al giorno o quasi). Il dato saliente, però, è che quasi la metà della popolazione (45%) non ha mai usato internet, contro il 30% di media Ue, il 10% dei Paesi Bassi, il 15% del Regno Unito, il 19% della Germania e il 26% della Francia.
Riguardo la penetrazione di internet nelle famiglie nel 2009, la percentuale italiana è del 53% contro una media Ue del 65%. Il 74% delle connessioni è a banda larga (rispetto al 66% del 2008). Nel 2009, tuttavia, l'aumento nel livello di penetrazione della banda è stato dell'1,6%, contro il +2% dell'anno precedente. Un segnale migliore arriva dalle imprese italiane, che hanno fatto significativi progressi nell'uso dell'ICT come strumento di business: la penetrazione della banda larga è dell'84%, superiore di un punto percentuale alla media europea e il 44% delle imprese utilizza applicazioni ICT per l'integrazione dei processi di business, contro una media Ue del 41%. Superiore alla media Ue, invece, la percentuale di imprese che usa i servizi di eGovernment: 83% in Italia contro il 71% di media Ue, mentre è in linea con la media europea l'accesso internet via Umts, utilizzato dal 4% della popolazione.