da www.repubblica.it
Il Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, ha audito oggi il Presidente del Consiglio di amministrazione della Rai, Paolo Garimberti, e il Direttore generale, Mauro Masi.
Nel corso dell'audizione, sono stati affrontati in un quadro generale i temi del pluralismo, dell'obiettività, dell'equilibrio e della completezza dell'informazione e della qualità delle trasmissioni. Il Presidente Calabrò ha ribadito la necessità che i programmi della Rai rispettino gli obblighi previsti dalla legge, dagli atti di indirizzo della Commissione parlamentare di vigilanza e dal Contratto di servizio ed ha ricordato che la qualità della programmazione e dell'informazione "è un fine strategico e un tratto distintivo dei compiti del servizio pubblico" finanziato dal canone di abbonamento.
I vertici Rai, apprezzando tale impostazione e lo spirito dell'incontro, hanno sottolineato come ciò giovi a un rigenerato convincimento che prelude, tendenzialmente, a una visione comune.
Prendendo atto dell'impegno dichiarato e delle iniziative concrete della Rai, volti a ricercare qualità ed equilibrio dell'informazione radiotelevisiva, l'Autorità ha auspicato che la Rai prosegua efficacemente nel percorso avviato. In tale contesto il Presidente Garimberti e il Direttore generale Masi hanno presentato al Consiglio dell'Autorità le prime rilevazioni - relative all'autunno 2009 - del Qualitel, il nuovo strumento per il monitoraggio della qualità dei programmi.
Il Presidente dell'Agcom, accogliendo positivamente la notizia che finalmente il Qualitel è divenuto operativo, ha sottolineato l'esigenza che tale strumento rappresenti per la concessionaria pubblica un obiettivo concreto, in quanto l'analisi della qualità, con finalità ben distinte dalla rilevazione degli indici di ascolto, contribuisce a rendere più evidente la connotazione di servizio pubblico dei programmi offerti dalla Rai.
Il Presidente e il Direttore generale della Rai, infine, hanno espresso un giudizio positivo sulle Linee guida formulate dall'Agcom sul nuovo Contratto di Servizio che - hanno sostenuto i vertici Rai - "hanno saputo guardare avanti nella parte relativa allo sviluppo delle nuove tecnologie chiarendo, in particolare, diritti e doveri del servizio pubblico".