www.inviatospeciale.com
La balzana 'innovazione' ha colpito pesantemente gli spettatori.
Lo spegnimento della 'vecchia' televisione per migrare verso una tecnologia costosa e non innovativa (satellite ed internet sono il futuro reale) è stato devastante. La visione della tv è scesa del 9 per cento nel Lazio, mentre è cresciuto l'ascolto del satellite, salito del 56 per cento. La Waterloo delle emittenti 'terrestri' ha portato 'La7' a meno 29 per cento, Rai3 a meno 21, Italia1 a meno 16, Rai1 a meno 14, Canale 5 e meno13, Rai2 e meno 3, Rete4 (unica in crescita) a più 0,3. Roberto Giachetti deputato del Partito Democratico, preannunciando un'interrogazione urgente al ministro dello Sviluppo Economico e al viceministro alle Comunicazioni, Paolo Romani, ha detto: "Alla luce del calo di ascolti del 9 per cento fatto registrare nel Lazio dopo il passaggio al digitale terrestre, venga individuato al più presto il responsabile dello switch off gestito in maniera così dilettantesca e il governo dica come verranno risarciti inserzionisti e telespettatori". 'I dati Auditel sono impietosi. Secondo quanto riportato dalla stampa" ha spiegato Giachetti, che ha aggiunto: "Nel frattempo è raddoppiato l'ascolto della piattaforma satellitare. Da giorni continua il flusso di notizie sui pesanti disagi subiti dai cittadini". 'Molti utenti ancora oggi non possono vedere i canali che fino a poco più di una settimana fa vedevano tranquillamente. Gli inserzionisti subiscono danni pesanti che vanno a gravare anche sulle emittenti, in particolare le emittenti più piccole" ha concluso il parlamentare. Dal primo dicembre la stessa odissea riguarderà la Campania.