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Reding, 'Chiaro segnale per un rafforzamento di concorrenza e investimenti'

Il Consiglio dei ministri dell'Unione europea ha approvato oggi all'unanimità il pacchetto di riforme del settore europeo delle telecomunicazioni che la Commissione europea aveva proposto per la prima volta nel 2007.
La decisione odierna del Consiglio fa seguito all'accordo politico sul pacchetto raggiunto nella fruttuosa riunione del 5 novembre tra il Parlamento europeo e il Consiglio ( MEMO/09/491 ).
Le nuove regole permetteranno di rafforzare la concorrenza e gli investimenti sul mercato europeo delle telecomunicazioni e di offrire maggiore certezza alle imprese che investono nella fibra ottica ad alta velocità e nelle reti senza fili. Grazie a esse si renderanno disponibili anche frequenze supplementari per i nuovi servizi mobili. il Parlamento europeo voterà la settimana prossima, nella sessione plenaria di Strasburgo, per l'approvazione formale del pacchetto sulle telecomunicazioni. La riforma delle telecomunicazioni si applicherà non appena le nuove norme saranno pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea nel dicembre 2009.
"L'adozione odierna del pacchetto telecomunicazioni da parte del Consiglio dei Ministri è un chiaro segnale per un rafforzamento della concorrenza e degli investimenti in reti e servizi di telecomunicazioni nuovi e più rapidi, in un mercato unico più forte. La Commissione europea si è battuta per due anni per questa riforma: mi compiaccio che molte delle nostre ambizioni europee siano state approvate dai Ministri, grazie all'impulso della Presidenza svedese", ha affermato Viviane Reding , Commissario europeo per le telecomunicazioni. "L'approvazione della riforma delle telecomunicazioni da parte del Consiglio giunge al momento giusto: in questi tempi di crisi finanziaria ed economica, con un PIL dell'UE che secondo le previsioni scenderà quest'anno del 4%, la riforma avrà un impatto macroeconomico molto positivo. Le nuove norme europee in materia di telecomunicazioni daranno un contributo decisivo alla creazione di un mercato unico delle telecomunicazioni più forte, più competitivo e più vicino alle esigenze dei consumatori, sostenuto da reti più veloci, in fibra ottica o mobili, in tutta Europa. Offriranno inoltre certezza giuridica agli operatori delle telecomunicazioni, storici o nuovi, e garantiranno l'adozione di decisioni coerenti in tutti gli Stati membri."
Il voto finale sul pacchetto di riforma in terza lettura è previsto nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo (il 24 novembre 2009). L'entrata in vigore dell'intero pacchetto di riforma delle telecomunicazioni con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea dovrebbe avvenire entro dicembre 2009. entro la primavera dovrebbe quindi essere il nuovo organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC) nella primavera del 2010.
Gli Stati membri dovranno recepire il pacchetto di riforma delle telecomunicazioni negli ordinamenti nazionali dei 27 Stati membri entro giugno 2011.
Ecco nel dettaglio cosa contiene il pacchetto telecom.
1. Il diritto dei consumatori europei a cambiare, in 1 giorno lavorativo, l'operatore fisso o mobile mantenendo il proprio numero di telefono.
2. I consumatori riceveranno una migliore informazione che permetta di capire a che cosa sono abbonati, a quali servizi e su cosa possono o non possono fare con questi servizi.
3. Dovranno essere rispettati i diritti e le libertà fondamentali dei cittadini. In particolare, dovranno essere rispettati presunzione di innocenza e diritto alla privacy.
4. Le nuove norme faranno sì che i consumatori abbiano una scelta sempre maggiore di concorrenti nella fornitura di servizi a banda larga.
5. La privacy dei cittadini europei è una delle priorità delle nuove norme di telecomunicazioni. Tutti i dati sulle telefonate o le sessioni internet devono essere tenuti al sicuro dal rischio di finire nelle mani sbagliate.
6. Un migliore accesso ai servi di emergenza come il 112.
Inoltre, le disposizioni in materia di accesso ai servizi di telecomunicazioni per i cittadini europei con disabilità sono state rafforzate in modo che possano beneficiare della stessa fruibilità dei servizi degli altri cittadini.
7. Le nuove norme di telecomunicazioni rafforzano l'indipendenza nazionale nella regolamentazione delle telecomunicazioni eliminando le interferenze politiche.
8. Sarà costituita, il prossimo anno, la nuova Autorità europea per le telecomunicazioni (Berec), che contribuirà a garantire una concorrenza leale e una maggiore coerenza della regolamentazione nei mercati delle telecomunicazioni.
9. La Commissione europea avrà il potere di sovrintendere le misure regolamentari proposte da parte dei regolatori nazionali per evitare una regolamentazione non coerente che potrebbe falsare la concorrenza.
10. La separazione funzionale come mezzo per superare i problemi di concorrenza: le Autorità nazionali di regolamentazione otterranno lo strumento aggiuntivo di essere in grado di obbligare gli operatori di telecomunicazioni a separare le reti di comunicazione dai loro servizi, come rimedio ultima istanza. 11. Si accelera l'accesso alla banda larga per tutti gli europei: attualmente, nelle zone rurali in media solo il 70% della popolazione può avere accesso a una connessione di rete a banda larga.
12. Si incoraggiano la concorrenza e gli investimenti nelle reti di accesso di prossima generazione basate su nuove fibre ottiche e tecnologie di rete wireless.

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