key4biz

Le difficoltà riscontrate dai clienti che vogliono cambiare operatore telefonico potrebbero essere esacerbate dalla decisione dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazione di introdurre un 'codice segreto', che andrebbe ad aggiungersi al famigerato 'codice di migrazione' già al centro di numerose contestazioni - e causa di una serie di multe comminate agli operatori - poiché utilizzato dalle aziende per ostacolare le pratiche di portabilità del numero.

È questo il parere delle associazioni dei consumatori Altroconsumo e Adiconsum, che hanno manifestato delle importanti riserve sulla decisione dell'Agcom di introdurre, nell'articolo 9 della delibera 41/09/cir, "uno specifico codice segreto, fornito dal donating al proprio cliente...e a questi necessario ai fini di poter dare avvio alla procedura di trasferimento delle utenze".

Le due associazioni hanno scritto all'Agcom per ribadire l'apprezzamento verso la decisione di ridurre drasticamente i tempi della portabilità del numero - la delibera 41/09/cir sancisce infatti il diritto del cliente finale di ottenere il cambio di operatore entro 3 giorni dalla richiesta - ma anche per sottolineare la pericolosità, visti i precedenti, di introdurre un nuovo 'codice', che potrebbe trasformarsi in un nuovo strumento atto a ostacolare le richieste dei clienti. (di Alessandra Talarico)

Il codice segreto, secondo le disposizioni dell'Agcom, dovrà essere richiesto dal cliente all'azienda 'cedente', (quella cioè che riceve la richiesta di disdetta) e dovrà essere utilizzato obbligatoriamente ad ogni cambio gestore.

L'introduzione di un simile meccanismo, dice Adiconsum, "deve essere fermamente impedita", poiché "potrebbe offrire all'azienda cedente uno strumento per prolungare i tempi del cambio di operatore, recando un danno al consumatore e bloccando di fatto il mercato della telefonia fissa".

Medesimi i dubbi espressi da Altroconsumo, secondo cui "l'introduzione di un codice segreto rischia di rappresentare un ulteriore impedimento burocratico e di rendere complesso e oneroso per i consumatori il passaggio ad altro operatore".

È noto infatti che già il codice di migrazione è stato utilizzato in maniera che definire scorretta sarebbe un eufemismo: la sua mancata comunicazione, o la comunicazione scorretta o in ritardo è infatti alla base della frustrazione di molti clienti che avevano fatto richiesta di cambio operatore.
Ne è prova il fatto che sia Agcom che Agcm sono intervenute per sanzionare gli operatori telefonici che ne hanno fatto un uso distorto.

Su un mercato, quello della telefonia fissa, dove l'ex monopolista Telecom Italia controlla ancora l'80% del mercato, le ulteriori difficoltà che potrebbero nascere in seguito all'introduzione del nuovo codice potrebbero finire per creare, sottolinea Altroconsumo, "una sorta di monopolio di ogni singola compagnia sui propri clienti", facilitando rincari e abusi ai danni dei consumatori, "non potendo essi contare su procedure certe per "sfuggire" agli aumenti".
Altroconsumo auspica, dunque, che l'Agcom "ponga le condizioni affinché il consumatore sia libero di scegliere, facilmente, l'operatore di cui avvalersi per la fornitura dei servizi fissi senza dover ricorrere a regole e meccanismi complicati che limitano la libertà dei consumatori".

Sottolineando che il codice segreto "non tutela i consumatori dai danni derivanti dal furto d'identità e dall'attivazione di servizi non richiesti", Adiconsum suggerisce invece di assegnare il codice al consumatore - associato al codice fiscale o alla partita Iva - e di conservarlo in un database opportunamente creato e consultabile da tutte le aziende telefoniche.

All'Agcom, l'associazione chiede infine di "verificare le modalità di creazione del Codice di migrazione e di determinare nuove regole, concordate anche con le Associazioni Consumatori, per generare tale codice in modo celere e corretto, garantendo così i consumatori".

Sulle difficoltà incontrate dai consumatori per il trasferimento del proprio numero telefonico da un operatore all'altro è intervenuto anche il parlamentare della lega Nord Johnny Crosio, che ha parlato di "una situazione intollerabile per un Paese civile, un sopruso inaccettabile che vogliamo definitivamente eliminare, nell' interesse dei cittadini e nel rispetto della libera concorrenza".
Crosio ha annunciato l'intenzione di presentare un'interpellanza alla Camera e ha richiamato il Garante a "vigilare sul rispetto delle regole da parte degli operatori telefonici".

30

Dic 2022

Elezioni Regionali del 12 e 13 Febbraio 2023

Elezioni Regionali del 12 e 13 Febbraio 2023 E' stato firmato l’atto per la convocazione dei comizi per l'elezione del Presidente della Regione e del Consiglio Regionale del Lazio. Decreto convocazione comizi elettorali L'entrata in vigore della par condicio è prevista per il 29 dicembre 2022, ossia 45 giorni prima della data delle elezioni. Delibera n. 453/22/CONS Comunicazione Par Condicio...

28

Dic 2022

Firmato protocollo Corecom Lazio Comune di Rieti

    Controversie con operatori telecomunicazione, firmato il protocollo d’intesa in Comune.  Cafini (CoReCom): “grazie al Comune per la vicinanza ai cittadini”.   E’ stato firmato questa mattina alla presenza del Sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, dell’assessore alle politiche sociali e pari opportunità, Giovanna Palomba, del Presidente del Corecom Lazio Maria...

21

Dic 2022

13

Dic 2022

Avviso Pubblico - Praticantato

AVVISO PUBBLICOPer lo svolgimento di un periodo di praticantato non retribuito di 12 mesi all’interno della struttura del Comitato regionale per le comunicazioni del Lazio (Co.Re.Com.) per il supporto allo svolgimento delle materie istituzionali dell’Agcom delegate al Co.re.com. Il Comitato regionale per le comunicazioni del Lazio (Co.Re.Com.), organo di consulenza, di gestione e di controllo...