La bestemmia di Timperi è costata alla Rai 25mila euro di multa. L’episodio risale al 18 ottobre 2014: Tiberio Timperi, durante la trasmissione Unomattina in famiglia si era lasciato scappare un’imprecazione successivamente alla presentazione di un ospite. Nonostante la puntata fosse registrata, il pezzo non era stato tagliato e il conduttore, il giorno successivo, si era scusato con il pubblico per l’errore commesso. Il Codacons aveva chiesto alla Rai di prendere provvedimenti nei confronti di Timperi e aveva presentato denuncia all’Autorità per le Comunicazioni che ha sanzionato la rete di Stato per la violazione del Codice di Autoregolamentazione Media e Minori con una multa di 25mila euro.
Tiberio Timperi, durante la puntata di Unomattina in famiglia del 18 ottobre 2014, ha bestemmiato dopo essersi incartato nella presentazione di un ospite. L’annuncio registrato, invece di essere tagliato, è stato mandato in onda due volte: Timperi sbatte la mano sul tavolo e, a bassa voce, pronuncia un’imprecazione.
A ben poco sono servite le scuse del conduttore, vista la gravità del fatto e le leggi che vigono nel mondo della televisione, il Codacons aveva chiesto alla Rai di prendere provvedimenti nei confronti del conduttore ma la rete di Stato ha giustificato Tiberio Timperi adducendo l’accaduto ad una “concatenazione di eventi, frutto di una serie di imprevisti non intenzionali e di disguidi tecnici successivi”.
A seguito di tali dichiarazioni, il Codacons ha ritenuto opportuno presentare una denuncia all’Autorità per le Comunicazioni chiedendo di elevare una sanzione nei confronti della Rai, l’istanza è stata accolta dall’Agcom che ha deliberato una multa pari a 25mila euro per la rete di Stato a causa della violazione di alcuni articoli del Codice di Autoregolamentazione Media e Minori che stabilisce che le trasmissioni don debbano “nuocere allo sviluppo fisico, mentale o morale dei minori”. La sanzione di 25mila euro a causa della bestemmia di Timperi, è stata impugnata dinanzi al Tar del Lazio dalla Rai che, come comunica ilCodacons, ha costretto l’associazione a intervenire dinanzi ai giudici a difesa del provvedimento dell’Agcom. (televisionando.it 2 nov 2015)