Una sanzione di 18.532 euro: è quella che Agcom, l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni,  ha comminato alla Regione Abruzzo per non aver trasmesso informazioni relative alle somme impegnate per l’acquisto, a fini di pubblicità istituzionale, di spazi sui media.

La contestazione riguarda l’anno 2013 e il comportamento dell’Ente pubblico viene definito dall’Authority «grave» in quanto non avrebbe dimostrato di aver rispettato le quote del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici.

A giugno scorso la Regione ha prodotto un’istanza di autotutela per ottenere l’archiviazione del procedimento ma non ci sono stati i risultati sperati.  La Regione avrebbe giustificato il disguido con le «difficoltà emotive, organizzative e di partecipazione» correlate all’emergenza post terremoto.

Dunque problemi logistici dell’apparato amministrativo a 6 anni dal sisma. Problemi, dice la Regione, che da quel 6 aprile 2009 si trascinano ancora perché appare «oltremodo difficoltoso il mantenimento degli ordinari livelli di efficienza».

Ma a luglio l’Agcom è andata dritta per la sua strada e ha notificato la sanzione chiedendo il pagamento dei quasi 19 mila euro per l’anno 2013. La Regione non ci sta e dal momento che l’Authority non ha prestato attenzione ai disagi post sisma si è deciso di ricorrere al Tar. Già, perché, in un incontro dello scorso settembre a Roma sarebbe stata proprio l’Agcom a spiegare di non poter tornare indietro ma solo un ricorso al Tar (Lazio) potrà far valere le ragioni della Regione. Da qui l’idea di andare al tribunale amministrativo. Nei giorni scorsi la giunta D’Alfonso ha dunque dato mandato agli avvocati Stefania Valeri e Marianna Cerasoli dell’Avvocatura regionale.

Altri due particolari emergono dalla delibera dell’Agcom: la Regione avrebbe scaricato le responsabilità sui Dipartimenti e Servizi autonomi ai quali era stato richiesto di “provvedere a dare comunicazione con tempestività, delle spese impegnate per l’acquisto, a fini di pubblicità istituzionale, su mezzi di comunicazione di massa”, anche in caso di risultanza negativa.

Infine nonostante i problemi legati al sisma secondo l’Authority la Regione deve considerarsi «supportata da strutture interne adeguate allo svolgimento delle proprie attività nel pieno rispetto del quadro normativo e regolamentare vigente».

a.b.  Primadanoi.it 2 nov 2015

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