Se per l’eliminazione di ogni sovrapprezzo bisognerà aspettare quasi due anni, il 30 aprile del 2016 potremo già beneficiare di un primo taglio sulle tariffe: da quel giorno chiamare da un altro Stato membro potrà costarci al massimo 5 centesimi in più al minuto e usare internet 5 centesimi per megabyte di dati scaricati. Per gli sms, invece, il nuovo tetto massimo sarà di 2 centesimi.
«Consumatori e imprenditori avevano atteso a lungo», commenta il Commissario Ue al mercato unico digitale Andrus Ansip. Il roaming era un ostacolo non da poco per gli europei: nel 2014 un’indagine della Commissione Europea ha rivelato che il 94 per cento di loro, quando viaggia al di fuori del proprio paese, si vede costretto afare un uso limitato del proprio smartphone proprio a causa dei notevoli costi del roaming. Dal 2017 non sarà più così, e viaggiare nell’Ue sarà più facile ed economico per tutti, turisti o imprenditori.
Nel nuovo pacchetto di riforme si annidano però anche delle disposizioni che hanno suscitato non poche critiche. Oltre ad abolire il roaming, il Telecom Single Market avrebbe dovuto anche blindare la cosiddetta neutralità della rete, impedendo ai provider di discriminare il traffico internet. Sulla carta, il regolamento garantisce che la rete europea è neutrale, ma a detta di molti osservatori alcune disposizioni lasciano ampio spazio di manovra alle compagnie telefoniche, consentendo loro di creare corsie preferenziali per il traffico di alcuni dati o di rallentare alcuni servizi. (Chiara Severgnini - lastampa.it - 27 ott 2015)