Da www.corrierecomunicazioni.it
Creare un comitato ristretto per preparare un testo unico sull'Agenda digitale italiana. Lo ha deciso la commissione Trasporti alla Camera guidata dal presidente Mario Valducci con l'obiettivo di unificare le due le proposte di legge all'esame a Montecitorio sullo "sviluppo dei servizi elettronici e digitali": una targata Pd-Terzo polo (primi firmatario l'ex ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni del Pd e Roberto Rao dell'Udc), e una del Popolo della libertà (primo firmatario Antonio Palmieri). A sottolineare differenze e somiglianze tra i due testi è intervenuto in commissione il sottosegretario allo Sviluppo economico, Massimo Vari. Mentre quella di Gentiloni "è maggiormente concentrata sulle misure per favorire direttamente lo sviluppo dei servizi digitali e la diffusione di Internet - ha spiegato Vari - la proposta del Pdl dedica buona parte delle misure allo sviluppo delle cosiddette start up".
Il comitato iniziarà a studiare i testi a partire dalla prossima settimana; si prevede che il testo unificato sarà approvato in commissione al massimo per la fine di luglio.
Se da un lato, inoltre, la proposta Pd-Terzo polo impegna il Governo, annualmente, a presentare alle Camere un dl per l'incentivo e lo sviluppo dei servizi digitali, Palmieri chiede di realizzare un Piano annuale per l'Agenda digitale nazionale, prevedendo l'istituzione di una Consulta permanente. Un'idea che piace all'esecutivo Monti: "Può certamente rappresentare un luogo dove monitorare ed esprimere le necessità del Paese in tema di innovazione", ha detto Vari.
Il sottosegretario ha poi ricordato come ad aprile il ministro Corrado Passera abbia costituito "una task force per individuare le iniziative da attuare per creare in Italia un ambiente favorevole alle start up innovative: le misure individuate andranno poi a far parte di un provvedimento ad hoc". Per quanto riguarda la copertura finanziaria, sia la proposta Gentiloni che quella Palmieri lasciano irrisolti - secondo Vari - "alcuni dubbi". Il deputato del Pd, intervenuto dopo le parole del sottosegretario, ha fatto notare "l'opportunità di concludere il ciclo di audizioni sentendo il ministro per lo Sviluppo economico".