da www.asca.it
L'e-commerce pesa solo il 2% del retail: il mercato italiano (8 miliardi) e' un sesto rispetto a quello inglese (oltre 51 miliardi), un quarto di quello tedesco (34 miliardi) e meno della meta' di quello francese (20 miliardi). Solo il 4% delle pmi italiane vendono online, mentre la media dell'Unione Europea e' del 12%. Il ritardo sullo sviluppo della banda larga costa all'Italia circa l'1% del pil. Anche per quanto riguarda il venture capital - che in ogni altro paese del mondo rappresenta il motore principale di investimento per l'innovazione e per la crescita economica e occupazionale - l'Italia e' al fanalino di coda. Ad oggi l'investimento di capitale di rischio in Italia e' il piu' basso in Europa e corrisponde a un sesto della media europea, che a sua volta e' un sesto degli Usa. La penetrazione della rete fra i cittadini in Italia invece fa registrare un gap delle audience e degli molto minore rispetto agli altri indicatori economici. L'Italia e' il Paese europeo con il maggior numero di telefoni cellulari e con la maggior diffusione di dispositivi mobile: il 30% degli italiani possiede uno smartphone, percentuale che raggiunge il 47% nei giovani. Il 63% delle famiglie italiane sono connesse (in Europa sono il 73%), e circa il 50% della popolazione usa regolarmente internet dal pc. (Dati Audiweb, Dag, Iab, Politecnico di Milano, Agcom). 360 Capital Partners, 4w MarketPlace, Aegis Media Italia, Atlante Ventures, Connect Ventures, De Agostini, Gruppo 24 ORE, Gruppo Editoriale L'Espresso, Innogest, Matrix, Mediaset, Meta Group, Populis, Principia, RCS MediaGroup, Telecom Italia, Triboo, WPP e molti altri sono intervenuti sulla possibilita' di fare innovazione digitale in Italia. Puntare sulle startup e sui giovani, adottare opportuni interventi fiscali, favorire la ricerca e il venture capital, coinvolgere l'industria, creare alleanze di sistema, progettare aziende in grado di diventare leader europee e non solo locali, fondare la Silicon Valley italiana.