Da www.corrierecomunicazioni.it

Via libera del Consiglio dei ministri all'annullamento del beauty contest. La decisione, proposta dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, va nella linea gia' annunciata dall'esecutivo, che aveva suscitato forti proteste da parte di Mediaset e anche del Pdl. Applaude, invece, il centrosinistra che vedeva nel beauty contest un regalo del passato governo all'emettente di Silvio Berlusconi. Il governo ricorda che 'si pongono le basi per la chiusura della procedura di infrazione comunitaria da tempo aperta contro l'Italia' e sottolinea che 'si creano le condizioni per aumentare ulteriormente pluralismo e trasparenza'.
Il capitolo non è ancora chiuso. Anche perché la scelta di optare non per un decreto ad hoc, ma per un emendamento al decreto fiscale in discussione a Montecitorio è ancora sub iudice: domani entro le 10.30 il presidente della Camera Gianfranco Fini con Gianfranco Conte, presidente della commissione Finanze, dove giace il provvedimento, darà il responso sulla sua ammissibilità. Poi, dopo la presentazione di eventuali subemendamenti, il provvedimento passerà all'esame dell'Aula e quindi tornerà al Senato.
Con questa decisione - spiega la nota del governo - che tiene conto di diversi Ordini del giorno approvati dalla Camera e del mutato contesto economico-sociale rispetto a quando il beauty contest era stato avviato, il Governo intende valorizzare economicamente una risorsa preziosa quale quella delle frequenze, puntando inoltre al consolidamento dell'industria televisiva e allo sviluppo del comparto Tlc. Si pongono cosí anche le basi per la chiusura della procedura di infrazione comunitaria da tempo aperta contro l'Italia e si creano le condizioni per aumentare ulteriormente il pluralismo, la trasparenza e l'apertura del mercato.
I singoli lotti messi a gara saranno composti da reti di piú frequenze, modulabili per macroaree di diffusione. Alcune di queste frequenze, posizionate all'interno della banda 700 MHz, saranno assegnate per un periodo di tempo piú limitato in quanto, coerentemente con le future decisioni comunitarie, potranno essere destinate a servizi diversi da quelli televisivi e dunque riassegnate, tramite ulteriori aste, a operatori di Tlc.I lotti di frequenze saranno assegnati tramite aste a titolo oneroso. Il bando della prima asta sarà emanato dal ministero dello Sviluppo economico entro i prossimi 120 giorni e sarà basato su regole stilate dall'Agcom, sentiti i competenti uffici della Commissione europea. Con questo sistema di assegnazione, dice il governo, lo spettro nazionale sarà maggiormente valorizzato e sfruttato in maniera piú efficace, consentendo l'adozione delle piú avanzate tecnologie trasmissive presenti sul mercato.
Abrogazione del Beauty Contest. Sono abrogati gli attuali riferimenti di legge alle parti della delibera n. 181/09 dell'Autorità incompatibili con la nuova disciplina, fermi restando i limiti di concentrazione previsti dalla medesima direttiva per ciascun operatore. Di conseguenza viene annullato il bando che ha indetto la gara "beauty contest", rinviando ad un decreto interministeriale la definizione dei criteri e delle modalità per l'attribuzione di un indennizzo ai partecipanti.
Il bando. Il Ministero dello sviluppo economico emanerà entro 120 giorni il bando della nuova gara per l'assegnazione delle frequenze.
Le regole. Le regole della gara dovranno essere elaborate dall'Agcom, sentiti i competenti Uffici della Ue e attenendosi ai seguenti criteri e principi direttivi:

-aggiudicazione all'offerta economica piú elevata, anche mediante rilanci competitivi;

-partecipazione alla gara riservata agli operatori di rete, assicurando la separazione verticale tra i fornitori di programmi e gli stessi operatori di rete, che dovranno consentire l'accesso ai fornitori di programmi a condizioni eque e non discriminatorie. In questo modo sarà piú facile e meno oneroso accedere al mercato televisivo;

-fissazione dei criteri e delle priorità per favorire i fornitori di programmi nuovi entranti e l'innovazione tecnologica;

-composizione ottimale dei diversi lotti messi a gara e modulazione della durata dei diritti d'uso delle singole frequenze, cosí da garantire la tempestiva destinazione delle frequenze secondo la disciplina dello spettro radio stabilita dalla Commissione europea e dagli organismi internazionali competenti, con particolare riguardo agli obiettivi della agenda digitale nazionale ed europea.
Valorizzazione dello spettro. L'Autorità e il Ministero dovranno adottare ogni azione utile a garantire la concorrenza, l'uso efficiente e la valorizzazione economica dello spettro radio, in riferimento anche agli indirizzi dettati dalla Conferenza mondiale di Ginevra 2012 e dall'Unione Europea nell'ambito degli obbiettivi dell'agenda digitale. In questo modo il sistema trasmissivo nazionale potrà rispondere efficacemente ai crescenti bisogni di banda larga e di comunicazione tramite la rete.
Riordino dei contributi di concessione. Si prevede entro la fine del 2012 il riordino dei contributi per l'utilizzo delle frequenze televisive, che saranno progressivamente applicati per favorire l'ottimale utilizzo delle frequenze.
Nuova capacità trasmissiva. Vengono previste misure atte a favorire l'introduzione di nuovi standard televisivi DVB-T2, MPEG-4 e successive evoluzioni, attraverso i quali sarà possibile aumentare la quantità e la qualità della trasmissione televisiva. Per questo motivo, a partire dal 1 gennaio 2015 le aziende produttrici di televisori saranno obbligate a utilizzare solo sintonizzatori digitali in grado di ricevere i nuovi standard. Le nuove tv, dal 1 luglio 2015, saranno le uniche a poter essere commercializzate. Gli standard DVB-T2 e MPEG-4 necessitano inoltre di un numero piú limitato di frequenze e ciò consentirà la trasmissione di una quantità piú ampia e avanzata di contenuti.

 

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