Da www.repubblica.it
Avviso ai navigatori di smartphone: siete troppi. Così tanti da creare problemi tecnici alle reti che vi forniscono la connessione: ne sono testimonianza i sempre più frequenti blackout dei collegamenti ad Internet in tutto il mondo. A rilancia l'allarmesaturazione per i network di dati dei dispositivi mobili è l'ad di Telecom Italia, Franco Bernabè. In un'intervista al Financial Times da presidente della Gsma (l'associazione degli operatori per cellulari) mette in guardia dalle difficoltà che le reti affrontano a causa della crescita del traffico dati: «Il moltiplicarsi degli smartphone ha creato problemi che dobbiamo risolvere».
Negli ultimi cinque anni, iPhone e i rivali basati su Android o Windows hanno invaso il mondo: solo nel 2011 ne sono stati venduti più di 360 milioni, e la cifra è destinata ad aumentare in modo esponenziale. Visto che per utilizzare al pieno le funzionalità dei dispositivi è necessario l'accesso in rete, si sono moltiplicate anche le connessioni mobili: quelle degli smartphone sono già un miliardo, e secondo la stima dell'ad di Telecom, entro il 2015 dovrebbero arrivare a quota 2,5 miliardi. Ma includendo nel calcolo anche gli altri dispositivi mobili che si connettono alle reti dati dei cellulari come tablet e chiavette, già quest'anno si arriverà a 6,6 miliardi. Un boom che, dice Bernabè, «sta causando problemi tecnici alle reti». Anche perché, dalla connessione mobile, i navigatori accedono a contenuti ad alto consumo di banda, come media e video game. Il traffico di dati da mobile è circa 8 volte quello dell'intera Internet nel 2000. In Italia la banda larga mobile conta già più di 16 milioni di utenti, quasi 3 milioni in più della rete fissa: il presidente dell'AgCom, Corrado Calabrò, ha da tempo lanciato l'allarme parlando di "rischio collasso" dei network mobili e dell'impossibilità di raggiungere le velocità di connessione vantate dagli operatori. Per scongiurare il rischio di un outage italiano, aveva rassicurato lo stesso Bernabè, "gli operatori hanno fatto grandi investimenti infrastrutturali", dotando le stazioni radiomobili di connessione in fibra ottica per aumentare la potenza e la capacità della rete. Secondo la Gsma, nei prossimi quattro anni le telecom spenderanno per adeguarsi alla domanda di servizi su banda larga mobile 800 miliardi di dollari. Una cifra pari a più di metà dei 1500 miliardi che costituiscono il fatturato dell'intera industria. Ma il ritorno dell'investimento è scarso: «Oggi l'80% del traffico mobile è dedicato ai dati ma vale soltanto il 20% dei ricavi».