da www.adnkronos.com
Si concentra l'attenzione dell'Autorità per le Comunicazioni sui casi di 'bill shock' (shock da conto elevatissimo e inaspettato) per le sempre più numerose offerte dei gestori 'tutto compreso' per il mobile, che comprendono traffico voce, dati e in alcuni casi anche internet. A quanto apprende l'Adnkronos a oltre due anni dall'ultima sanzione elevata dall'Agcom per inosservanza della delibera 126 del 2007, che introdusse il principio che l'utente deve essere informato dall'operatore in prossimità del raggiungimento del 'tetto' dell'offerta, si moltiplicano i casi di inadempienza e altre multe sarebbero in arrivo. Anche perché l'impianto normativo messo a punto dall'Autorità nel frattempo si è arricchito. La delibera 326 10/cons, approvata dall'Agcom nel 2010, prevede infatti che dal primo gennaio dello scorso anno la soglia all'avvicinarsi della quale il gestore debba avvertire l'utente includa anche il traffico in roaming. L'operatore ha l'obbligo di avvertire l'utente con un sms o per posta elettronica o con un pop up che si accende sul terminale. L'obbligo si applica per gli utenti residenziali con una soglia di 50 euro (a meno che il cliente non abbia dato indicazioni per alzarla), mentre per le utenze business la soglia si alza a 150 euro. Comunemente i clienti di telefonia pensano che l'obbligo per il gestore di avvertire il cliente all'avvicinarsi della soglia dell'offerta siglata con un pacchetto tutto compreso si riferisca solo a internet, invece la delibera dell'Agcom del 2007 parla chiaramente di 'traffico dati', il che vuole dire che sono inclusi gli sms.