Da www.sostariffe.it
Finalmente, questo 2012 potrebbe essere l'anno della svolta tecnologica in Italia, con la diffusione della fibra ottica. È stata l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) a definire le nuove regole, provocando però la risposta dell'Associazione Italiana Internet Provider (Aiip), che ha chiesto all'Autorità e al Governo delle garanzie sui prezzi e sulla tutela della concorrenza nelle nuovi reti in fibra ottica.
Dopo una procedura lunga ben due anni, l'Agcom ha stabilito le nuove norme per i servizi di accesso alle reti Ngn (Next generation network) che aboliscono l'obbligo di unbundling; quest'ultimo consiste nell'affittare l'ultimo miglio della rete adsl agli operatori telefonici.
Secondo l'annuncio dell'Agcom, non sarà più necessario l'attuale vincolo tra la Telecom Italia e gli altri operatori di telecomunicazioni coinvolti nel dominio della nuova rete. Difatti, la rete Ngn si appoggia sulla commutazione a pacchetto, capace di provvedere servizi impiegando diverse tecnologie a banda larga, svincolate dalle tecniche di trasporto utilizzate.
Adesso però si discute sulla posizione dei fornitori di accesso e l'orientamento al prezzo del bitstream, ovvero l'affitto di quasi la totalità della rete dai punti di interconnessione internet al consumatore. Il bitstream è molto utile per le aziende che non possiedono un'infrastruttura ma vogliono offrire il servizio di banda larga. L'Aiip ha sottolineato che il bitstream permette la concorrenza e deve quindi essere mantenuto.
Con le nuove norme dell'Agcom, questi "piccoli della rete" che dipendono dal bitstream saranno costretti a chiudere, compromettendo le attuali condizioni di concorrenza e pluralità del mercato, e perdendosi circa 2 mila posti di lavoro.
Per questo motivo, L'Aiip ha disposto un appello all'Agcom, al Governo e a tutti gli italiani, per la tutela della concorrenza nelle reti di nuova generazione in fibra ottica, che garantisce la libera scelta da parte degli utenti dei fornitori di accesso e i servizi a banda larga.