Da www.corrierecomunicazioni.it

Rilascio del dividendo digitale esterno (800 Mhz) a favore delle Tlc entro il 2013. Altri 1.200 Mhz di spettro entro il 2015. Un catasto delle frequenze da gestire a livello europeo. Sono alcuni dei passaggi contenuti nella decisione approvata oggi dal Consiglio europeo dei ministri delle Tlc riguardo al Radio spectrum Policy Programme (sarà poi ratificata dal parlamento Ue a febbraio) per gli anni 2012-2015, al roaming e alla net neutrality.

SPETTRO RADIO
Il testo - la prima strategia europea sullo spettro - punta a definire orientamenti e obiettivi per una pianificazione e armonizzazione dell'uso delle frequenze in tutto il mercato interno. E questo attraverso alcuni punti di forza: favorendo la gestione e l'uso efficiente dello spettro, allocando frequenze sufficienti per sostenere gli obiettivi politici dell'Ue (in particolare agendo in base al futuro catasto dello spettro), identificando almeno 1200 MHz di spettro da liberare entro il 2015 al più tardi. La Ue punta in questo modo a colmare il divario digitale e a raggiungere gli obiettivi dell'Agenda digitale agevolando l'accesso alla banda larga (a una velocità non inferiore a 30 Mbps) entro il 2020 per tutti i cittadini. L'obiettivo è la leadership nel settore dei servizi wireless a banda larga resi accessibili dalla liberazione di spettro, la promozione dell'innovazione e degli investimenti, il mantenimento e lo sviluppo di una concorrenza effettiva riducendo la frammentazione dei vari mercati locali.

La decisione del Consiglio prevede l'istituzione di un catasto dell'utilizzo dello spettro per
scopi commerciali e pubblici: l'inventario sarà gestito dalla Commissione che entro luglio 2013 stabilirà in che modo le informazioni dovranno essere fornite da parte degli Stati membri.

Per quanto riguarda la banda a 800 Mhz, considerata "ottimale per la copertura di vaste aree con servizi a banda larga wireless", dovrà essere resa accessibile ai servizi di comunicazione elettronica in tutti i paesi membri entro il 2013.

Plaudono alla decisione Gsma e Etno: il testo, scrivono in una nota congiunta le due associazioni, "stabilisce una chiara politica di orientamento per l'utilizzo dello spettro radio in Europa, necessaria al raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda digitale e alla spinta della competitività". La proposta di armonizzare il rilascio del dividendo digitale a favore dei servizi di comunicazioni elettronica "aiuterà a fornire banda larga e e-inclusion e a stimolare la crescita economica e la concorrenza". Luigi Gambardella, executive board chair di Etno: "L'adozione del primo Radio spectrum policy programme è un passo cruciale. Aprendo alle Tlc una parte aggiuntiva dello spettro sarà più facile rispondere al crescente traffico dati e a realizzare reti ad alta velocità a costi contenuti nelle aree lontane e rurali. La decisione di oggi è un contributo vitale al raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda digitale".
"Un segnale importante per l'industria Tlc che continua a investire nella banda larga mobile: siamo più vicini all'Agenda digitale" è il commento di Martin Whitehead, direttore del Gsma Europe. "Ora ci appelliamo agli Stati e alla Commissione Ue perché il processo sia completato entro il primo gennaio 2013: ogni slittamento rischi di compromettere la leadership dell'Europa nel settore".

Favorire la competizione fra gli operatori e rendere più convenienti le tariffe per i consumatori finali: questi gli obiettivi alla base della decisione che mira a rifare le regole sul roaming con un nuovo framework valido fino al 30 giugno del 2022 in vista della scadenza, il prossimo 30 giugno, delle norme attualmente in vigore. Il Consiglio punta ad "aprire" il mercato Ue a un numero più elevato di operatori in modo da favorire la competizione. E una prima decisione in materia è demandata al Parlamento già a inizio del prossimo anno.

I rappresentanti delle singole delegazioni stanno lavorando alle nuove misure ma sono ancora tutte da chiarire e definire alcune questioni a partire dagli obblighi di accesso wholesale, alla differenziazione fra tariffe domestiche e internazionali, al price cap e ai relativi margini. La regolamentazione sul roaming è stata adottata per la prima volta nel 2007 ma era relativa solo al traffico voce. A giugno del 2009 è stata "emendata" per estendere le norme anche all'invio degli sms e ai servizi dati.

NET NEUTRALITY
Il Consiglio ha adottato le conclusioni sull'open internet e la net neutrality in Europa. Conclusioni messe a punto sulla base della Comunicazione della Commissione Ue pubblicata ad aprile del 2011. Lo scopo è garantire il carattere aperto e neutrale della Rete in qualità di principio generale che deve essere promosso dalle singole Authority nazionali. Nelle sue conclusioni il Consiglio sottolinea la necessità di preservare la neutralità della Rete e appoggia il Berec, chiamato a vigilare e ad adottare eventualmente misure stringenti per portare avanti l'obiettivo. Il Consiglio ha inoltre accolto con favore la decisione della Commissione Ue di monitorare l'implementazione da parte dei singoli stati membri delle nuove regole sulle comunicazioni elettroniche affinché sia raggiunta la piena armonizzazione entro il 2012. La Commissione è inoltre inviata, insieme con il Berec, a valutare la discrepanza fra le velocità di navigazione Internet comunicate dai provider operativi nei singoli Paesi e quelle effettive e di comunicare al Parlamento lo stato dell'arte entro il prossimo anno.

ENISA
Il Consiglio ha esaminato l'avanzamento dei lavori per modernizzare e rafforzare il ruolo dell'Enisa (European Network and Information Security Agency). La Commissione europea ha proposto di estendere il mandato per un periodo di cinque anni (il prossimo è in scadenza il 13 settembre 2013), ma al momento sulla questione non è stato raggiunto l'accordo dalle singole delegazioni.

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