da www.ilsole24ore.com
I computer a tavoletta vanno di corsa, raddoppiano in volumi rispetto a dodici mesi fa ma nel computo totale dei pc venduti in Italia nel corso del terzo trimestre del 2011 a farla da padrone sono, e di gran lunga, ancora i notebook. È la fotografia di sintesi emersa dal consueto rapporto trimestrale di Sirmi sull'andamento del comparto dei pc client (che comprende portatili, desktop, thin client, workstation e naturalmente tablet) da luglio a settembre.
In linea generale, la domanda ha ovviamente risentito della difficile situazione economica, che sta continuando ad influenzare tutto il mercato tecnologico bloccando al momento qualsiasi miglioramenti di tendenza. E il bilancio del terzo trimestre è lo specchio del perdurare della crisi: fatturato in calo del 13,2%, vendite in unità in discesa del 20%. A preoccupare ulteriormente i vendor, che confidano come sempre nell'impennata di richieste legata alle vacanze natalizie, c'è il fenomeno ormai assodato del "downpricing" dei prodotti consumer, che fa da contraltare alla stabilità dei listini per i pc professionali (notebook in testa). I tablet sono l'unica voce del rapporto Sirmi, con le workstation, ad esibire una variazione di segno positivo (e del 174%) rispetto al 2010 ma in termini complessivi l'incidenza di iPad e simili sul venduto dei pc è inferiore al 15%. Parliamo infatti di poco più di 200mila unità spedite nel periodo, per un giro d'affari di 90 milioni di euro (il che significa un prezzo medio di 445 euro), rispetto a un totale di circa 1,4 milioni di pezzi. La parte del leone la fanno ancora i notebook, nonostante siano in flessione del 18,5% in termini di consegne (scese a 675mila unità) e del 17% alla voce fatturato, mentre i netbook perdono in termini di volumi il 67% e si fermano sotto quota 150mila. Meno evidente, infine, la frenata dei computer desktop, che rappresentano circa un quarto del mercato e decrescono "solo" del 7% in fatto di unità e dell'11% in valore.