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Il futuro dell'elettronica potrebbe passare per dispositivi che sono in grado di cambiare faccia e funzione, di diventare qualcos'altro quando serve per mezzo di un semplice comando elettrico. Grazie alle nanotecnologie si apre insomma una strada che promette di non dover avere più tanti pezzi diversi per fare cose diverse in ogni apparecchio, ma un pezzo solo che può svolgere più funzioni in momenti diversi. Non solo: con sistemi di questo genere diventerà possibile programmare e riprogrammare i computer non solamente come software, ma anche come hardware.
In pratica un programmatore potrebbe decidere di far fare da oggi cose diverse ai circuiti elettronici senza cambiarli, senza aprire la scatola in cui sono chiusi. Non proprio far dicentare il computer un forno a microonde, ma quasi. E magari presto potremmo riuscire a farlo anche da soli, vista la semplicità, almeno all'apparenza, della scoperta fatta e del modo in cui funziona.
L'ultima rivoluzione passerà attraverso nuovi nanomateriali che sono stati messi a punto dagli scienziati della Northwester University di Chicago che, come molti centri di tutti il mondo , sono alla ricerca del modo migliore di sfruttare le proprietà di elementi e composti quando si scende a dimensioni ultrapiccole. «Quello che riusciamo a fare con questi nuovi materiali è di reindirizzare la corrente al loro interno, un po' come se cambiassimo il corso di un fiume», spiega il capo del gruppo di ricerca Bartosz a Grzybowski, docente di chimica e ingegneria biologica alla McCormick School, «ma possiamo anche far passare più flussi di elettroni contemporaneamente e magari anche in direzioni opposte».
Il nuovo materiale è composto da particelle che conducono elettricità spesse appena 5 nanometri (5 milionesimi di millimetro) ricoperte con una miscela caricata positivamente e circondate da atomi con carica negative. Quando si applica una corrente elettrica al materiale gli atomi con carica negativa si muovono e si riconfigurano. In questo modo cambiano le zone di maggiore o minore conduttività elettrica, creando dei veri e propri canali attraverso cui la corrente, che sceglie sempre la via più facile, si indirizza. Ma la cosa bella è che questa configurazione può essere continuamente modificata, cancellando i canali appena aperti per crearne altri. Un po' come se le strade di una città potessero essere continuamente ridisegnate a seconda delle esigenze del traffico.
Nell'articolo pubblicato su Nature Nanotecnology si parla già della possibilità di arrivare a creare in questo modo veri e propri diodi o transistor o altri componenti elettronici più complessi. La nuova elettronica delle nanoparticelle ci aspetta.

 

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