Cellulari che oscurano le tivù: sono gli smartphone Lte (Long term evolution, la quarta generazione di telefonia mobile), che "turbano" le frequenze da assegnare nel beauty contest televisivo. Potrebbe essere una coesistenza complicata quella che nei mesi a venire farà litigare i futuri telefonini 4G con alcuni canali del digitale terrestre, a forte rischio interferenza: una questione di frequenze troppo vicine, anzi vicinissime, di disturbi dell'etere causati dalle antenne di telefonia mobile che litigano con quelle del digitale terrestre. E sono proprio i preparativi per l'asta delle frequenze, che stanno portando alla luce alcune criticità relative alla coesistenza tra le stazioni radio-base di nuova generazione e gli impianti di ricezione della televisione digitale. Nell'occhio del ciclone c'è soprattutto il primo dei sei lotti della banda a 800 Mhz, la porzione di spettro più pregiata liberata dalle televisioni con il passaggio al digitale terrestre. Ma di che banda si parla? Dei vecchi canali che vanno dal 61 al 69, da dedicare appunto ai nuovi cellulari dopo il trasloco delle tv: il famoso "dividendo digitale" che le telco sono pronte a pagare, più che a staccare, affamate come sono di spettro per alimentare il boom dell'internet mobile. Restano i problemi legati al cosidetto "accecamento", che potrebbe riguardare tutti i blocchi, causato da un'elevata ampiezza del segnale d'ingresso del digitale, problema al quale sarà possibile ovviare attraverso speciali filtri già sperimentati nel Regno Unito.
fonte: rielaborato da http://www.ilsole24ore.com