Da www.corrierecomunicazioni.it
Il presidente di Telecom Italia approva la proposta: "Siamo di fronte a un soggetto responsabile". Un sì condizionato dall'ad di Vodafone Italia, Bertoluzzo: "Serve partire da dove c'è la domanda, migrare gradualmente alla fibra e garantire a tutti gli operatori l'accesso alla rete".
Se Vito Gamberale, presidente del fondo F2i "va avanti" nel progetto annunciato, che prevede un ruolo centrale di Metroweb nello sviluppo della rete in fibra a larghissima banda nel Paese, "ha tutta la nostra adesione". Lo ha detto il presidente di Telecom, Franco Bernabè, intervenendo al convegno "Agenda digitale: action!". organizzato da Between a Capri. Se Metroweb, ha spiegato Bernabè, si fa carico di replicare il modello sviluppato a Milano in altre realtà "siamo di fronte a un soggetto responsabile, che risponde a criteri precisi e tracciabili". Come ha detto Gamberale - ha sottolineato il presidente di TI - cercare di far rivivere l'Iritel è "fuori tempo e fuori luogo".
Bernabé ha anche spiegato che Telecom "ha rinunciato a partecipare al tavolo Romani" che rischia di diventare un "condominio litigioso" non avendo un progetto con un business plan chiaro e una governance per lo sviluppo della rete a banda larga.
"Il governo pensa di fare un mestiere che non è il suo - ha detto Bernabè - In Italia ognuno pensa di fare il mestiere degli altri mentre la legge disegna il ruolo di ogni attore. Il governo deve dare indirizzi generali e non inserirsi nel ruolo dell'operatore privato". "Sottrarre risorse al settore - ha spiegato Bernabè, riferendosi alla gara per le frequenze - per poi reinvestirle nel settore dell'operatore privato è un'idea pessima. Telecom non si fa dettare in quale modo deve servire al meglio i suoi clienti".
No dunque al progetto cui sta lavorando il tavolo Romani: "Per questo abbiamo deciso di uscire dal tavolo Romani perchè un'iniziativa che non ha un business plan e non ha una governance è un'iniziativa che finisce come un condominio in cui noi non vogliamo esserci".
Sì al progetto esposto dal numero uno di F2i anche da Vodafone Italia. "Il passaggio dal rame alla fibra deve essere condotto secondo una logica di gradualità - ha infatti spiegato l'amministratore delegato, Paolo Bertoluzzo - con una società che sia neutrale: Metroweb ha queste caratteristiche, si può partire da lì, da questo approccio".
"Metroweb - ha sostenuto il manager - ha le capacità operative, si può partire da queste, a patto che vengano rispettate tre precise condizioni". La prima, ha spiegato "è che si parta dove c'è la domanda, quindi grandi città e distretti industriali". La seconda "è la graduale migrazione dal rame alla fibra perché non ci sia una rete per pochi", e la terza è che la rete "sia aperta a tutti gli operatori".