Da www.quomedia.it
Per la televisione, il 2010 è stato l'anno dello storico passaggio, più o meno graduale, dalla trasmissione in analogico a quella in digitale. A pochi mesi dalla svolta, il Forum europeo di settore, che si terrà a Lucca il 9 e 10 giugno, è l'occasione per presentare alcune interessanti novità, ma anche un importante momento di riflessione sulle problematiche suscitate dal cambio di piattaforma.
Il programma della due giorni è vario: tra i temi principali, l'analisi di quello che sin qui può essere definito come il modello italiano di tv digitale, con il duopolio Rai-Mediaset che si è espanso, frammentato e diversificato sulla nuova piattaforma, dove a farla da padrone (oltre alle solite sette reti nazionali) sono i canali tematici nati per l'occasione: Rai 4 e 5, La 5, Iris, La7d, Rainews e il suo contendente Mediaset che verrà, a quanto pare, entro il 2012. Lo Stivale avrà poi modo di confrontarsi con quanto accade in Europa. Anche il resto del Vecchio Continente sta affrontando lo switch-off, e nel contesto di un mercato sempre più globalizzato non si può ignorare quanto accade nei paesi a noi più vicini. Ecco dunque che Bbc, Telecinco e la francese Csa metteranno la loro esperienza a disposizione dei presenti.
Uno spazio importante verrà dato alla tecnologia tridimensionale, che promette di rivoluzionare l'esperienza televisiva arricchendo la visione domestica di film e serie pensati appositamente per il 3D. A discutere della nuova popolarità dei celeberrimi occhialini a lenti colorate vi saranno esponenti di Rai, Mediaset e Telecom Italia Media, accompagnati da esperti della materia. Caso di studio quanto mai particolare è quello che riguarda il mercato dello shopping in tv in Italia. L'argomento verrà affrontato da Netcomm, Hse24 Spa e Qvc Italia in un apposito tavolo di discussione, che proverà a delineare le potenzialità immediate e future di quella che potrebbe essere la vena d'oro della tv.
Tutto questo mentre si discute del nuovo calendario per il completamento dello switch-off. Il segnale analogico dovrebbe spegnersi definitivamente entro la fine del 2012, ma Agcom e DgTvi (il Consorzio per il Digitale) vorrebbero velocizzare la procedura e terminare il passaggio entro la fine dell'anno in corso. Obiettivo ambizioso, anche perché le disfunzioni non mancano. In diverse città, il cambio di piattaforma ha causato disagi agli utenti, con canali divenuti invisibili o disturbati. Ma l'abbandono del tubo catodico è solo la prima fase di modernizzazione del piccolo schermo. Il futuro porterà all'integrazione tra televisione e internet, grazie alle connected tv. Allora si comincerà a parlare, forse, di televisione a banda larga.