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I consumatori hanno il diritto di recedere da un servizio ADSL in qualsiasi momento e senza spese non giustificate da costi dell'operatore.
I consumatori che hanno richiesto l'attivazione di un servizio di connettività su tecnologia ADSL possono esercitare il diritto di recesso ai sensi del decreto legislativo 206/05 (Codice del consumo) nelle forme e nelle modalità previste dall'articolo 64 del suddetto. Senza alcuna penalità, patto che la richiesta sia inviata entro dieci giorni dalla data di attivazione del servizio. Se il consumatore intende recedere da un servizio ADSL dopo 10 giorni di attivazione dello stesso e prima della scadenza prevista nelle condizioni contrattuali, si deve fare riferimento al cosiddetto decreto Bersani (legge 40/2007), che ha eliminato l'obbligo per gli utenti di restare fedeli agli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazione elettronica, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata. I contratti di adesione stipulati con gli operatori devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto in qualsiasi momento e senza spese non giustificate da costi dell'operatore. Gli operatori, inoltre, non possono imporre un obbligo di preavviso superiore a 30 giorni. Quando si intende attivare una linea ADSL con uno degli Internet Service Provider che operano in Italia è opportuno trovare tempo e pazienza per leggere con attenzione le condizioni contrattuali relative al servizio. Sono disponibili online, all'interno dei siti web degli operatori di TLC, pagine dedicate ai consumatori che forniscono informazioni relative all'esercizio del diritto di recesso, nonché le pagine che illustrano le procedure per la conciliazione per la risoluzioni extragiudiziale delle controversie. Si ricorda, infine, che il software Ne.Me.Sys impiegato per i test Misura Internet è certificato Agcom e, pertanto, ha valore legale: se i risultati delle misurazioni non risultano in linea con le prestazioni pubblicizzate dal provider, l'utente può rescindere il contratto senza pagare penali.