Da www.corrierecomunicazioni.it
Accordo "transoceanico" per il commercio Ict. La Commissione europea e il governo degli Stati Uniti, nel quadro del Consiglio economico transatlantico, hanno infatti trovato un'intesa su alcuni principi che permetteranno ai provider di competere con gli operatori locali in modo paritario sui rispettivi mercati.
Secondo il commissario Ue per l'Agenda Digitale, Neelie Kroes "questi principi, che Usa e Ue si impegneranno ad inserire anche negli accordi commerciali con Paesi terzi, garantiranno che le regole commerciali siano utilizzate come uno strumento efficace per aprire i mercati Ict a livello mondiale a vantaggio di imprese e consumatori".
Tra i principi che Bruxelles e Washington si sono impegnati a promuovere ci sono: trasparenza delle regole sul commercio, reti aperte, uso non discriminatorio delle reti locali, flussi di informazioni transfrontaliere e uso efficiente e non discriminatorio dello spettro.
"Questi principi - puntualizza il commissario per il Commercio Karel De Gucht - sono un esempio per dimostrare l'importanza del ruolo del Consiglio economico transatlantico nelle attività di convergenza transatlantica".
Bruxelles precisa inoltre che l'attuazione di questi principi su base mondiale permetterà alle società europee e statunitensi di beneficiare di opportunità commerciali migliori, consentendo allo stesso tempo ai consumatori di beneficiare del calo dei prezzi per i servizi Ict e di fruire una gamma sempre più ampia di nuove tecnologie.
Per esempio l'accesso al mercato in un certo numero di paesi è frenato da regimi di concessione delle licenze che favoriscono le imprese nazionali. In questi contesti promuovere un sistema di autorizzazione semplificata permetterebbe anche alle imprese straniere di competere sul mercato. Stesso discorso per i servizi satellitari: i fornitori europei sono leader mondiali riconosciuti, ma in molti Paesi le società estere hanno l'autorizzazione per la fornitura solo se la capacità dei satelliti nazionali è esaurita. L'applicazione del principio Ue-Usa eviterebbe questa discriminazione.