Da www.repubblica.it

Qualcuno ricorderà il Javaday. Per quattro anni, la giornata hi-tech organizzata dall'Università Roma Tre ha rappresentato un evento molto particolare, l'unico in Italia per ricercatezza di contenuti nell'ambito della vita digitale dei nostri tempi. Linguaggi, tecnologie, programmazione. Ma anche elementi quotidiani, applicazioni per la vita di tutti i giorni, opportunità di lavoro. Javaday ha cambiato nome, ora è Codemotion 1, fondendo le parole inglesi "codice" ed "emozione". Un'opportunità per tutti, ad ingresso libero, per attraversare la galassia della vita digitale di oggi e di domani, con un po' di nostalgia per gli anni 80.
Il programma del Codemotion è una vera e propria maratona tecnologica, con più di 65 interventi distribuiti in 7 parallele, sessioni di programmazione e un laboratorio incentrato sul "Mobile", tema chiave per le tecnologie odierne. Al centro di tutti c'è naturalmente internet, visto dalla parte tecnica, che però spesso coincide con l'esperienza dell'utente. A Codemotion si parlerà dei nuovi standard del web, come Html5, si discuterà di Twitter e di come evolverne la fruizione. Ci sarà spazio per discutere di sviluppo di videogiochi, un business incredibile che richiede sempre nuovi talenti, e che in Italia è ancora poco sviluppato. Un focus in particolare approfondirà la creazione di applicazioni per piattaforme mobili,
uno dei cuori pulsanti dell'industria tecnologica attuale. L'attenzione di Codemotion cadrà anche sugli Os gratuiti, come Android, e naturalmente le architetture Linux. Nell'intenzione degli organizzatori, lo scopo del Codemotion è quello di "stimolare la comunità a creare software migliori che possano reggere meglio l'inevitabile impatto del tempo".
C'è anche una componente emotiva. La filosofia del Codemotion contempla anche il tentativo di emozionare i partecipanti, qualcosa che troppo spesso la tecnologia non riesce a fare. Qualcosa che si percepisce chiaramente nel video promo dell'evento, che mescola due miti tecnologici del passato, Apple e Commodore. Non un salto nella nostalgia, ma un modo per capire che la tecnologia non è solo elettronica: è una componente di base del nostro essere contemporaneo. Così, nel progetto dell'evento, i "talk" non pretendono di insegnare, ma di rendere più facile il successivo processo di imparare. Senza disdegnare un possibile risvolto economico: i partecipanti potranno consegnare alle aziende sponsor il curriculum vitae per aprire la possibilità di nuove opportunità professionali.