Da www.repubblica.it
Palinsesto addio. Il vecchio rito della famiglia che si ritrova davanti al televisore a orari determinati dalla programmazione sta per cambiare. No, non cambieranno le abitudini degli italiani in fatto di pranzo e cena, piuttosto cambierà quello che vedranno in tv. Perché sempre di più la tv verrà offerta non nella forma del palinsesto, con appuntamenti ad orari determinati, ma à la carte, con un menù dal quale scegliere liberamente cosa vedere e a che ora.
La tv on demand, la tv a richiesta, annunciata molte volte nel corso degli anni, è infatti oggi diventata una realtà, che già adesso coinvolge diversi milioni di telespettatori e che pian piano arriverà in tutte le case degli italiani. Le novità sono molte e vedono protagoniste tutti le principali aziende televisive nazionali, che per frenare la perdita di ascolti che da qualche anno ha cominciato a colpire le tv generaliste in favore di quelle satellitari e di internet, hanno deciso di muoversi e di mettere a disposizione dei loro telespettatori non solo i vecchi e rodati palinsesti, ma anche una prima offerta di tv "on demand".
Così Mediaset ha lanciato Mediaset Premium Net Tv 1, per vedere cinema, sport e tv sul computer. In realtà il servizio di Mediaset non è aperto a tutti ma solo agli abbonati Mediaset Premium, con "canali tematici, cinema in anteprima, serie tv in esclusiva,
calcio italiano e internazionale, il meglio della programmazione Mediaset degli ultimi 7 giorni e i programmi che hanno fatto la storia di Canale 5, Italia 1 e Rete 4". La visione dei contenuti varia a seconda dei pacchetti a cui l'utente Premium è abbonato e sarà anche possibile acquistare i singoli film presenti nella sezione Cinema Première addebitando il prezzo direttamente nella fattura Premium. L'unico limite è che Premium Net TV potrà essere utilizzata per non più di 60 ore mensili.
La novità dell'arrivo di Mediaset, anche se con i limiti attuali, è decisiva: significa che anche i grandi player vedono nella rete il futuro della televisione. Se n'erano già accorti in molti, soprattutto negli Usa, dove i servizi on demand di tv e cinema sono già ben rodati e di successo. Due in particolare: Hulu (di proprietà di Murdoch) e Netflix, che da ieri hanno la concorrenza, sul fronte del cinema, anche del nuovo servizio di streaming offerto da Amazon, che è sempre più vivace sul fronte della multimedialità.
Ma non mancano nello scenario anche i produttori di hardware, che hanno iniziato a vedere nel nuovo canale distributivo una straordinaria opportunità, dato che non c'è ancora nessun vincitore in una partita che è appena iniziata. Sul campo di gioco ci sono infatti anche Google, con la sua Google Tv, Apple con la Apple Tv, Sony con Qriocity, che offrono il collegamento alla rete e una selezione di film e programmi. Se Hulu, Netflix e Amazon consentono l'accesso solo agli utenti americani, Apple e Sony offrono i loro cataloghi al pubblico italiano, che vede arricchirsi l'offerta on demand di settimana in settimana.
Sul web già ci sono Mediaset, con un sito dove è possibile vedere gran parte delle trasmissioni di Canale 5, Rete4 e Italia1 on demand, e la Rai, con una ricchissima programmazione, non solo con i tre principali canali "live", ma anche con tutti i canali del digitale terrestre. Il sito Rai.it presenta anche un notevole catalogo di programmi on demand, con moltissime fiction complete, e un utile "replay tv" per rivedere i programmi dell'ultima settimana. Anche La7 ha una programmazione ricca, con l'intero palinsesto delal giornata visibile on demand, le repliche delle trasmissioni andate in onda nell'ultima settimana, e le trasmissioni di catalogo. Offerta che su Alice Home Tv di Telecom diventa ancora più ricca, con un catalogo non solo di film (alcune centinaia al mese), ma anche di concerti e di informazione. E, sempre sul fronte della Iptv, l'ex monopolista di telefonia ha lanciato anche una nuova versione di Cubovision, che consente di vedere sulla tv anche, ad esempio, i video di YouTube, oltre che film e programmi. Fastweb tra le altre funzioni, offre anche "Replay tv" per vedere i programmi dei canali generalisti (Rai, Mediaset e La7) dei tre giorni precedenti.
Insomma, abituiamoci all'idea che la televisione non si veda più necessariamente sul televisore di casa, e che palinsesti, prime time, orari fissi e appuntamenti, siano cose che tenderemo pian piano a dimenticare, per vedere quello che vogliamo, quando vogliamo, come vogliamo. E' un futuro ineluttabile, che piaccia o no. Un futuro fatto di televisione che arriverà a noi in mille modi diversi: televisore, tablet, pc, smartphone o chissà quale altra diavoleria tecnologica verrà realizzata nei prossimi anni. E questo cambierà non solo il mercato ma anche le nostre abitudini e, sicuramente, la nostra vita.