Da www.i-dome.com
Telecom Italia ha annunciato con una nota ufficiale (il documento è intitolato Novità per la gestione dei servizi ADSL) che provvederà ad aggiornare i suoi contratti relativi all'utilizzo dell'Adsl a partire dal 1° marzo.
La novità principale introdotta non farà piacere al popolo del file sharing poiché prevederà limitazioni all'utilizzo della banda disponibile per l'utilizzo con client per il P2P, streaming e download.
Siamo stati abituati a questo tipo di filtri da parte degli operatori di telefonia mobile, costretti ad applicarli per evitare la congestione della rete mobile che dispone di infrastrutture limitate rispetto ai collegamenti "terrestri". Giusto per fare un esempio riportiamo un estratto di un contratto dell'operatore Tre Hg: "3 Italia gestisce, nel rispetto di quanto previsto dalla Carta Servizi e dalle Condizioni Generali di Contratto, il traffico sulla propria rete mobile al fine di offrire a ogni suo cliente la possibilità di accedere ai servizi dati. Per ottimizzare le risorse di rete a beneficio di tutti i propri clienti, 3 Italia si riserva di limitare temporaneamente la velocità della connessione ai clienti che presentino modalità di utilizzo tali da pregiudicare le prestazioni della rete stessa.
Ciò può accadere durante l'utilizzo di servizi che impiegano in maniera intensa le risorse di rete e/o in zone con un numero particolarmente elevato di connessioni". Similmente anche Vodafone e altri carrier di telefonia mobile applicano questo tipo di limitazioni, ma solo raramente vi ricorrono gli operatori tradizionali, tantomeno ci si sarebbe aspettato una mossa così azzardata da parte dell'ex monopolista.
La scelta è ancora una volta dovuta alla necessità di fornire una velocità di connessione adeguata per tutti i clienti Telecom nel rispetto della Net Neutrality (nessuna restrizione vincolante all'utilizzo della rete). Naturalmente il popolo del web ha fatto sentire la sua voce con critiche feroci contro i servizi di Telecom, spesso al di sotto degli standard qualitativi promessi. Si teme soprattutto che questa novità possa influenzare le scelte degli altri operatori quasi obbligati a seguire la strada di Telecom. La modifica contrattuale potrebbe essere interpretata infatti come un precedente, un po' come accaduto qualche anno fa con le prime rimodulazioni alle tariffe di telefonia mobile, intraprese inizialmente da Wind e apportate in seguito anche da Tre e altri operatori.
Telecom per calmare le acque ha ritenuto necessario specificare che i filtri applicati saranno di tipo dinamico, cioè entreranno in funzione solo qualora ci sia un forte decremento delle risorse di rete disponibili. A nostro parere la politica di limitazione di banda dell'ex monopolista potrebbe favorire invece la concorrenza, generando offerte prive di blocchi e smuovendo le acque di un mercato che spesso sembra soffrire di situazioni di impasse.
Ancor più ottimisticamente potrebbe rappresentare una ulteriore spinta ad un'applicazione più seria della direttiva AGCOM (art. 7 comma 4 della delibera 244/08/CSP) che obbliga gli operatori a garantire una quantità minima di banda, dopotutto si tratta i conquistare nuovi clienti...o perderli.
