Da www.punto-informatico.it

Il Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato la proposta di Telecom Italia per i servizi di connessione a banda ultralarga da 100Mb. Un via libera temporaneo, limitato nel numero di utenti raggiungibile e condizionato.
Il Sì Agcom, infatti, è legato al rispetto di alcune richieste: Telecom deve migliorare la corrispondente offerta reselling per far rientrare gli altri operatori del settore, deve presentare entro 8 mesi un'offerta wholesale con consegna a livello IP, tappa intermedia per la predisposizione di un'offerta evoluta di trasporto su fibra da presentare entro il 2011.
"Con la decisione odierna - dice il Presidente Calabrò - l'Autorità consente a Telecom Italia e ai concorrenti che si avvarranno delle corrispondenti offerte wholesale di iniziare a sperimentare la commercializzazione di un servizio a banda ultra larga, in attesa del completamento del quadro delle regole NGN".
Nello specifico l'offerta reselling è condizionata alla contestuale effettiva fornitura dell'offerta all'ingrosso basata sul principio del reatail minus: gli operatori alternativi potranno effettuare la proprie sperimentazioni utilizzando la rete Telecom e acquistando traffico con uno sconto, che Agcom valuterebbe nell'ordine del 12 percento rispetto alla migliore offerta al cliente finale. Al momento si parla di un prezzo all'utente di circa 60 euro iva inclusa, con un conseguente prezzo wholesale di 47,55 euro al mese più iva. In ogni caso un'offerta tecnicamente intermedia rispetto a quella bitstream, che dovrà essere presentata entro la fine dell'anno.
Inoltre, Telecom Italia potrà offrire il servizio solo nelle città in cui siano già presenti offerte di servizi NGN da parte di altri operatori in concorrenza (per evitare fenomeni di pre-emption che rischiano di spingere all'accantonamento di altri progetti di cablatura). In pratica, potrà iniziare la sperimentazione di commercializzazione solo a Roma, Milano, Torino, Genova, Bologna, Napoli e Bari, le città, cioè, dove opera Fastweb, concretamente l'unica offerta alternativa con la sua fibra ottica.
Ciò significa che delle 6 città in cui Telecom Italia aveva detto di poter iniziare la commercializzare il servizio, Milano, Roma, Torino, Bari, Catania e Venezia, queste ultime due rimarranno escluse, mentre a Napoli, Bologna e Genova, fin quando Telecom Italia non si sarà riorganizzata, Fastweb rimarrà ancora l'unica con un'offerta di banda larga.
Infine non potrà servire più di 40mila clienti.
Il via libera di Agcom è temporaneo e soggetto a successiva verifica, alla luce delle dinamiche di mercato, delle condizioni richieste.

 

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