Da www.repubblica.it
Dopo mesi di attese e rinvii, arriva il via libera all'offerta Telecom Italia per portare internet superveloce in fibra ottica nelle case. L'ha deciso oggi l'Agcom (Autorità garante delle comunicazioni). Per i prossimi quattro mesi, Telecom è stata comunque autorizzata solo a sperimentare il servizio, che prevede connettività a 100 megabit, su un massimo di 40 mila utenti in sette città italiane in cui già sia presente un'offerta concorrente, ovvero quella di Fasweb: la rete Telecom già copre (con servizi ancora inattivi) Roma, Milano, Catania, Venezia e Torino, a cui si aggiungeranno Bari, Genova e Bologna entro fine anno. Dopo la sperimentazione, il servizio potrà essere esteso ad altre città e senza limiti nel numero degli utenti. Telecom intende coprire il 50 per cento della popolazione italiana entro il 2018.
Durante la sperimentazione, gli operatori alternativi potranno usare la rete Telecom per fare proprie offerte analoghe. Sfrutteranno un'offerta all'ingrosso 1 già disponibile (Easy Ip, a 47,55 euro al mese più iva). Secondo quanto stabilito da Agcom oggi, agli altri operatori dovrà essere praticato un prezzo inferiore del 12 per cento rispetto a quanto costerà la fibra Telecom all'utente finale. E' così possibile prevedere che il prezzo di quest'ultima sarà di circa 60 euro al mese iva inclusa, ma il canone potrebbe calare nei prossimi mesi, in parallelo con l'arrivo
di altre offerte all'ingrosso rivolte da Telecom agli operatori alternativi.
E' stato appunto questo il nodo che ha rinviato la fibra di Telecom per tanti mesi: l'ex monopolista era pronto a lanciarla già per settembre 2010, ma Agcom ha aspettato, prima di dare il via libera. Doveva assicurarsi che gli operatori concorrenti potessero replicare con proprie offerte 100 Megabit, basate sulla rete Telecom e sulla relativa offerta all'ingrosso. A Easy Ip, si sommerà quindi un'offerta all'ingrosso intermedia (basata su interconnessione ip), entro quattro mesi dalla fine della sperimentazione (quindi tra otto mesi). Entro ulteriori tre mesi, Agcom ha imposto a Telecom di adottare il bitstream, che è una forma più evoluta di offerta all'ingrosso: consentirebbe ai concorrenti di lanciare servizi 100 Megabit più differenziati, più economici e veloci.
Un altro nodo riguarda la velocità reale delle offerte: i principali operatori alternativi (Wind, Vodafone, Tiscali, Fastweb e i provider dell'associazione Aiip) hanno scritto infatti a gennaio ad Agcom per protestare contro le caratteristiche di Easy Ip, giudicata troppo cara, poco evoluta (non è bitstream) e con poca banda reale (appena 200 Kbps per utente, su una banda massima raggiungibile di 100 Megabit).
In un modo o nell'altro, polemiche a parte, si sta muovendo la banda larga di nuova generazione in Italia, finora disponibile solo con Fastweb. E' di ieri anche l'accordo - il primo del suo genere - tra Telecom Italia e la Provincia di Trento per formare nei prossimi tre mesi una società comune con cui portare fibra ottica nel 60 per cento delle case della provincia entro 10 anni. Il restante 40 per cento sarà coperto da un'altra società, interamente della provincia. E' in partenza un progetto di fibra ottica nelle case anche in Lombardia, diretto dalla Regione. Il ministero dello Sviluppo Economico e i principali sette operatori telefonici lavorano inoltre per formare, in primavera, una società comune 2 per fare arrivare la banda 100 Megabit anche nelle zone giudicate poco profittevoli in termini di mercato.
