Da www.corrieredellecomunicazioni.it

Torna a funzionare il sistema di invio dei certificati di malattia. Ad annunciarlo il ministero della PA e Innovazione precisando che nonostante il funzionamento a singhiozzo della piattaforma, lamentato dalle associazioni e dai sindacati dei medici, "oggi sono stati inviati 700mila" documenti, "il picco massimo registrato nelle ultime settimane". La nota ribadisce ancora che "che nessuna sanzione potrà essere comminata ai medici che a causa degli inconvenienti tecnici hanno incontrato delle difficoltà a utilizzare la nuova procedura". Stamattina Palazzo Vidoni aveva dichiarato che "dato il mancato funzionamento del server centrale dell'Inps, legato a problemi tecnici, nessuna sanzione scatterà nei confronti dei medici nella giornata odierna".
A poche ore dall'avvio ufficiale, il sistema di trasmissione online dei certificati è infatti andato in tilt, probabilmente per un eccessivo numero dei contatti. Il blocco è stato confermato anche dalla Sogei, che gestisce la piattaforma informatica "A causa di un imprevedibile malfunzionamento dei sistemi dedicati al Progetto Sanità - si legge nel messaggio inviato ai medici - si segnala il fermo di tutte le applicazioni rese disponibili dal sistema stesso, compresi i certificati di malattia che da oggi dovrebbero essere a regime. Stiamo intervenendo per ripristinare al più presto la funzionalità dei sistemi".
Intanto non si placano le polemiche sulle sanzioni previste per i medici inadempienti. "Nel giorno dell'avvio delle sanzioni per i certificati online i nostri medici ci segnalano che il sito è bloccato già da ieri sera e ancora in queste prime ore del mattino. Per una risposta dal call center si impiegano fino a 18 minuti. Per questo ci sentiamo presi in giro dal ministro Brunetta - fa sapere Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg - Questi disagi sono ben noti al ministero di Palazzo Vidoni. Li abbiamo più volte segnalati sulla base di studi e sondaggi dai quali emergeva chiaramente il persistere di blocchi frequenti nel sistema di certificazione online e soprattutto per il call center. Il sistema non è a regime e per questo abbiamo appreso con amarezza il no del ministro Brunetta alla richiesta di tutti i sindacati medici di rinviare le sanzioni per il mancato utilizzo dei certificati online. Lo stato di agitazione va avanti".
A frenare il sistema non ci sono solo ostacoli di natura tecnologica. A creare problemi ai medici di famiglia anche sono le aziende, che non sono preparate, non sanno che c'è la nuova modalità e quindi - denuncia la Fp-Cgil - non si sono attrezzate: "I pazienti tornano spesso dal medico per chiedere la copia cartacea su richiesta dell'azienda che ancora non utilizza il nuovo sistema".
Intanto il ministero fa sapere che a dieci mesi dall'avvio del nuovo sistema, risultano complessivamente trasmessi via web all'Inps 3.805.603 certificati di malattia di lavoratori sia pubblici sia privati. Il flusso giornaliero dei certificati di malattia inviati con il nuovo sistema online si va attestando su un valore medio di oltre 70mila documenti, con punte superiori alle 100mila unità. Solo nell'ultima settimana gli invii online sono stati circa 380.000, così distribuiti a livello regionale: 84.552 in Lombardia, 50.445 nel Lazio, 37.888 in Veneto, 32.117 in Emilia Romagna, 29. 290 in Sicilia, 23.712 in Campania, 22.104 in Piemonte, 18.433 in Toscana, 17.024 in Puglia, 13.273 in Calabria, 9.243 nelle Marche, 6.565 in Abruzzo, 6.424 in Friuli Venezia Giulia, 5.682 in Sardegna, 5.141 in Liguria, 4.798 nella Provincia di Bolzano, 4.544 in Umbria, 3.734 nella Provincia di Trento, 2.210 in Basilicata, 1.349 in Molise e 938 in Valle d'Aosta.
La media nazionale dei medici di medicina generale abilitati all'uso del nuovo sistema supera il 92%. In ben 15 regioni e province autonome tale quota è uguale o prossima al 100%. Almeno due medici di medicina generale su tre utilizzano ormai abitualmente la nuova procedura di invio online.
Relativamente ai lavoratori privati Inps, la percentuale dei documenti telematici rispetto ai cartacei acquisiti dall'Inps nello stesso periodo dell'anno precedente è passata dal 20% di agosto, al 45% di settembre, al 56% di ottobre, al 57% di novembre, fino a raggiungere il 75% a dicembre. Le stime di gennaio indicano che il tasso di copertura del digitale sfiora il 100%.

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