Da www.corrireredellecomunicazioni.it
Debutta oggi il "registro delle opposizioni", l'elenco dove si possono iscrivere tutti coloro che non vogliono ricevere telefonate pubblicitarie. Con il battesimo del registro si passa dal regime del l'opt-in (l'utente veniva contattato solo se aveva detto esplicitamente di non avere nulla in contrario a ricevere chiamate promozionali) a quello dell'opt-out (la chiamata può arrivare a meno che il destinatario non sia iscritto nel registro). Nel dettaglio l'elenco, gestito dalla Fondazione Bordoni, è una lista (all'estero meglio nota come Robinson List) degli abbonati che compaiono negli elenchi telefonici che non vogliono, appunto, essere contattati.
Gli abbonati interessati possono iscriversi online, presso il Registro Opposizioni (all'indirizzo https://abbonati.registrodelleopposizioni.it/abbonati/home-abbonato).
Per iscriversi si può anche mandare una email, una raccomandata o un fax o comunicare la propria scelta via telefono: indirizzi e numeri sono presenti sul sito Registrodelleopposizioni.it. L'iscrizione mediante le modalità elettroniche e tramite telefono può essere effettuata 24 ore su 24 e anche nei giorni festivi.
Nella richiesta di iscrizione si devono indicare il numero telefonico da inserire nella lista e i dati anagrafici (nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale) dell'abbonato. Va anche segnalato l'indirizzo mail (è necessario nel caso l'iscrizione avvenga via web e con la posta elettronica). La mail è, invece, opzionale nelle altre tre modalità di iscrizione. Se si decide di iscriversi inviando la raccomandata o il fax, si deve allegare la fotocopia di un documento di identità dell'intestatario della linea. In tutti i casi, all'abbonato viene dato riscontro dell'avvenuta iscrizione. Al momento dell'iscrizione verrà fornito all'utente un Pin di cinque cifre che potrà utilizzare per verificare la propria posizione o per cancellarsi dalla lista. Dal registro ci si può iscrivere o cancellare tutte le volte che si vuole sempre in maniera gratuita.
La Robinson List italiana non piace però alle associazioni di consumatori. Oltre a chiedere un proroga per dare tempo a famiglie e imprese di iscriversi all'elenco, Federconsumatori e Adusfbef sottolineano che il nuovo sistema facilita la vita più ai call center piuttosto che ai consumatori. "Se fino ad oggi il telemarketing non era ammesso a meno di un consenso esplicito - denunciano le associazioni - da oggi sarà ammessa di fatto per tutti".